22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Gli annullano la visita prenotata da mesi. “L’ospedale mi risarcisca”

Cormano – Ogni anno Vito Priore, pensionato, deve sottoporsi a un’importante visita medica di routine per la quale necessita degli esiti di una serie di analisi ed esami specifici. Per diversi anni non ha avuto alcun problema, fino a qualche settimana fa. 


Con dodici mesi di anticipo Vito effettua correttamente la prenotazione di un’ecografia, fissata per il 15 marzo 2023 presso la Clinica San Carlo di Paderno Dugnano. Tutto sembra essere stato organizzato per il verso giusto. C’è abbastanza tempo per ottenere l’esito e recarsi alla visita di controllo. Poi, 12 giorni prima della data prestabilita per l’ecografia, un’e-mail dal C.U.P della clinica: “Comunichiamo che al momento l’esame in allegato è sospeso. La contatteremo noi appena possibile per comunicarle una nuova data di prenotazione”. 


Vito si reca quindi alla Clinica San Carlo, alla ricerca di spiegazioni. Non ricevendone e non potendo rinunciare alla tutela della propria salute, chiede se sia possibile effettuare la prenotazione dell’ecografia privatamente. L’impiegato della struttura risponde che la prima data disponibile è a settembre 2023. Così, il protagonista di questa sventurata storia si rivolge a un altro ospedale, riuscendo a prenotare per il 21 marzo, fortunatamente nelle tempistiche necessarie per sottoporsi poi alla visita di controllo. 


Ma, naturalmente, c’è un prezzo da pagare: un prezzo che non sarebbe stato necessario se la Clinica San Carlo non avesse sospeso l’esame – o se avesse saputo offrire una data alternativa –, dal momento che Vito gode di un’esenzione.


Secondo Vito, non è possibile che un cittadino con esigenze cliniche sia trattato così dalla sanità. “Quello che chiedo” spiega, “oltre a far conoscere la mia storia agli altri cittadini, è il rimborso della visita privata da parte della Clinica San Carlo”. In assenza di rimborso, Vito si dice intenzionato a rivolgersi a un legale per capire se ci siano i presupposti per intentare un’azione giuridica.

Commentando la vicenda, Vito sottolinea: “la mia rabbia è data dal fatto che sia trascorso un anno da quando ho prenotato la visita, che poi mi è stata sospesa con un preavviso quasi inesistente e senza fornirmi un’alternativa”.





Alice Augelli

Sono una neolaureata magistrale in Relazioni Internazionali e un'aspirante giornalista appassionata di diritti umani ed esteri. Mi piace raccontare storie da molteplici punti di vista e credo nella responsabilità sociale dell'informazione. Amo il cinema, la musica e la cucina dell'Asia orientale.

Articolo precedente

Piscina Olimpia a rischio chiusura. “Fallimento del sindaco”

Articolo successivo

ANPI Cinisello, iniziativa contro violenze di Israele in Palestina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *