La sfida di Ghezzi: “Ricucire il rapporto con la cittadinanza”
Luca Ghezzi ci riprova. L’ex vicesindaco, in carica dal 2009 al 2018 sotto la giunta Trezzi, è il candidato unico della coalizione di centrosinistra per la città di Cinisello Balsamo per le elezioni comunali del 14-15 maggio; suo avversario il sindaco uscente Giacomo Ghilardi, esponente della coalizione di centro destra. Ghezzi, con il sostegno dei maggiori partiti di sinistra (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, lista Cinisello Balsamo Civica, lista civica La Città Giusta – Sinistra per Cinisello Balsamo, Partito Socialista Italiano) ha intenzione di “riprendere in mano quello che era stato interrotto e che non è stato portato avanti da quest’ultima amministrazione”.
“Bisogna riprendere un rapporto con la cittadinanza soprattutto in tema di servizi, quali la riqualificazione del servizio di nettezza urbana e della raccolta differenziata, processo che si è praticamente interrotto negli ultimi cinque anni, ed il potenziamento della presenza della polizia locale sul territorio anche di giorno perché è importante che le persone si sentano sicure durante lo svolgimento delle loro attività quotidiane”, ha affermato Ghezzi a La Città.
“La forza del nostro programma risiede nel cercare di porre attenzione alle situazioni di disagio, per far sì che esse vengano eliminate in modo da garantire alle nuove generazioni più sicurezza sul loro futuro nella città e nel paese”. Insomma, una visione politica futura orientata all’appianamento delle differenze sociali ed alla valorizzazione della gioventù”.
Altro tema caro al candidato sindaco è il mantenimento della scuola dell’infanzia Anna Frank, simbolo del quartiere Crocetta. “Una delle nostre preoccupazioni è quella di ridurre ed eliminare la dispersione scolastica, per cui capire come fare a mantenere il finanziamento da 15 milioni. Bisogna accendere una serie di rapporti tra docenti, presidi e genitori per metterli nelle condizioni di consentire ai propri figli di poter far parte della vita scolastica in maniera attiva”, ha concluso Ghezzi.