23 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Troppo pochi gli affidi. Nasce il team che cerca nuove famiglie.

Sono soltanto 13 le famiglie affidatarie di minori in difficoltà nel Nord Milano. Pochissime se si pensa che la lista dei ragazzi da affidare a nuove famiglie per un tempo limitato è molto più lunga. E’ per questo motivo che “Insieme per il Sociale”, l’azienda speciale Consortile dei comuni di Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Cormano e Bresso che gestisce il servizio affidi dell’Ambito proverà a dare una maggiore risposta al bisogno.

La dottoressa Sonia Superti, entrata nel team del Servizio Affidi da novembre scorso come agente e facilitatore di rete, insieme con l’assistente sociale Francesca Cremona, l‘educatore Diego Fontana e la psicologa Giuseppina Cammarota, ha preso la patata bollente tra le mani e sta cercando nuove soluzioni. “Sono entrata a far parte di questo progetto per trovare sponde nella società civile e far conoscere le opportunità dell’affido alle famiglie del territorio”, afferma Sonia Superti a cui è stato affidato un compito inedito.

Affiancata dall’equipe multidisciplinare del Servizio, Superti sta muovendo i primi passi nel reticolo di associazioni, parrocchie, società sportive e cooperative dei comuni del Nord Milano per far conoscere il servizio affidi e l’importanza che l’istituto dell’affido riveste per tanti giovanissimi. Per trovare nuove adesioni in quella parte di società già abituata a dare aiuto. “L’affido non è solo ospitare per un periodo di tempo un minore in famiglia ma si può organizzare anche in modo differente”, dice Superti.

Esistono infatti famiglie affidatarie ma anche famiglie o singole persone cosiddette d‘appoggio che aderiscono a quello che viene definito “affido leggero”. Si tratta di rendersi disponibili ad affiancare il minore e la sua famiglia in alcuni momenti della giornata. “Accompagnarlo a calcio, oppure ospitarlo per le ore di studio. O ancora organizzare una gita o una pizzata in compagnia. Ci sono diverse modalità per sostenere la vita del minore e più si allarga la rete relazionale e migliori sono le opportunità per i giovanissimi di trovare accoglienza e aiuto in un momento in cui le famiglie di provenienza, per diversi motivi, non possono averne cura”, sottolinea la dottoressa.

Tuttavia l’affido resta un servizio delicato e, come confermano Francesca Cremona e Diego Fontana, continua a necessitare di passaggi fondamentali come la conoscenza approfondita delle famiglie e dei singoli che intendono dare un aiuto.  “Ecco perché stiamo facendo ‘scouting’ in quelle realtà associative già sensibili e preparate”, dicono i due professionisti. Intanto il lavoro di relazione che Sonia Superti ha iniziato non si ferma e non ha confini. E’ di qualche giorno fa l’incontro con l’associazione dei Migranti Sardi di Cinisello. “Andremo in ogni bella realtà a chiedere ascolto e aiuto”, conclude Superti.

(Nella foto Sonia Superti, al centro, con i volontari dell’associazione Migranti Sardi)

Redazione "La Città"

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