22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

La vecchia scuola, le feste dell’Uffizi e il lavoro. L’ex arrotino racconta Cinisello

Sul nostro giornale abbiamo già parlato dello storico arrotino di Cinisello, Mauro Compostella, classe 1953: una vera istituzione. Chi di noi, passando per via Cavour, non lo ricorda fuori dalla porta del suo negozio. Compostella ha voluto ringraziare tutti i cinisellesi e balsamesi che negli anni lo hanno conosciuto, i vari amministratori e impiegati comunali che gli hanno concesso la licenza. E io desidero ringraziare lui, che è stato sempre disponibile a collaborare ai progetti di storia locale. Perché tutto sommato gli piace raccontare della sua vita passata e del suo lavoro, che ha sempre amato moltissimo; e lo ha fatto con un’allegria contagiosa e con una dovizia di particolari incredibile. Un’attenzione ai dettagli che ci ha permesso di arricchire il racconto corale sulla Scuola Elementare Cadorna in un’iniziativa da me organizzata con Gabriella Milanese, che include un libro, un filmato e una mostra.

Mauro, da ragazzo, abitava con la famiglia all’inizio di via Cavour, dove oggi c’è il suo negozio. L’edificio scolastico era vicino, in piazza Confalonieri (oggi Centro culturale Il Pertini), e così ci ha raccontato il suo percorso per recarsi a scuola: “In prima elementare mi accompagnava mia madre, poi in seconda ho tanto insistito che si è convinta a mandarmi da solo. Quel giorno piovigginava. Giunto in piazza, davanti a una grossa pozzanghera, mentre stavo incerto sul da farsi, è arrivata una bicicletta che mi ha investito in pieno. Sono tornato a casa bagnato fradicio e quella prima esperienza di indipendenza è finita in un disastro”. A distanza di tanti anni ha rammentato episodi divertenti vissuti nelle aule: “Una volta dalla classe abbiamo scorto un compagno, che aveva bigiato, salutarci dall’altalena che si trovava nel campo sportivo di fronte. Quando l’altalena saliva lui agitava la mano e noi ridevamo. Così anche il maestro Zichella lo ha visto e ha chiamato i genitori. È venuto il padre, un omone, che gli ha dato due schiaffoni. Il maestro si è intromesso per cercare di calmarlo, ma quasi ci andava di mezzo pure lui”. – “La maestra di terza ci coinvolgeva con gare di storia o di geografia in cui dovevamo collegare una parola all’argomento a cui si riferiva. Si andava a eliminazione e quando si raggiungeva un determinato punteggio regalava dei pastelli o delle matite colorate”.

Non possiamo dimenticare poi il suo racconto sulla Festa dell’Uffizi de Cinisel. Come tutti i bambini aspettava con trepidazione l’arrivo delle giostre, in particolare dell’autoscontro: “Io ero appassionato di cavalli e, oltre alle giostre, mi divertivo a guardare gli elefanti e i cavalli che venivano abbeverati con due mastelli posti vicino alla pompa dell’acqua che si trovava fuori dal negozio del Tagliabue in piazza Gramsci”.

E Mauro ha risposto ancora con disponibilità, raccontando il suo mestiere e la storia della sua attività, quando è stato coinvolto nel progetto Botteghe e mestieri a Cinisello Balsamo, tra passato e presente e quando i Fotografi Cinisellesi (Walter Bonizzi, Carlo Castagnaro, Luciano Oggioni, Sergio Pirovano) si sono recati nel suo negozio per farsi raccontare, anche attraverso le immagini, il suo lavoro, che è documentato dalle belle fotografie pubblicate con questo articolo.

Insomma, grazie Mauro Compostella, per aver affilato magistralmente i nostri coltelli e le nostre forbici, ma grazie anche per averci fatto rivivere con simpatia episodi della vita di un tempo della nostra città.

Patrizia Rulli

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