23 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Catania padre nobile dei dem. “Non mi candido ma lavoro per Cinisello”

E’ Andrea Catania il grande assente di questa competizione elettorale dove il centrosinistra cerca di tornare alla guida di Cinisello Balsamo. Il capogruppo PD in consiglio comunale ha deciso di non ricandidarsi, dopo molti anni di politica, a cominciare dall’esperienza molto riuscita di assessore alla cultura. Ma non sarà la fine del suo impegno perché da subito si è messo a disposizione del partito e della coalizione per un ruolo di coordinamento della campagna elettorale.

Il ruolo del padre nobile insomma, anche se Catania non è ancora 40enne ma nella politica cinisellese pare un gigante. “Sono in quest’aula, con ruoli diversi, prima consigliere di maggioranza, poi assessore, poi nuovamente consigliere, dal 2009. Quasi 15 anni che sono corrisposti anche con diverse fasi di crescita personale, lavorativa e politica: sono entrato che ero ancora studente “, ha affermato nel suo ultimo discorso in consiglio comunale. Eppure erano stati in tanti, compresi noi de La Città, a rivolgere lo sguardo verso di lui quando negli ultimi mesi il centrosinistra era alle prese con la ricerca di un candidato sindaco all’altezza di competere e vincere contro la destra. Ma le cose sono andate diversamente. Andrea Catania, consapevole delle attese che il suo stesso alto profilo ha suscitato nel centrosinistra, ha voluto chiarire che non sarebbe stato della partita. Non questa volta.

“Dopo 15 anni sento il bisogno di un cambiamento personale. Ho visto diversi politici maturare un attaccamento a questa poltrona andando oltre lo spirito di servizio e rispondendo più a un bisogno personale di auto-realizzazione, a non sentirsi più cittadini ma al di sopra dei cittadini, a maturare distacco e apatia rispetto a un impegno che deve mettere al centro sempre l’obiettivo di migliorare la vita delle persone e rimuovere le cause che impediscono l’autorealizzazione individuale e collettiva”, afferma il dem. E aggiunge: “Il mio impegno politico per Cinisello Balsamo per i prossimi cinque anni, a partire dalle imminenti elezioni, proseguirà in altri luoghi e con altre modalità”. Non un addio quindi ma la necessità di affrontare una nuova fase senza mollare l’impegno politico in una città in cui il PD e il centrosinistra più in generale, cercano un riscatto, una ripartenza oltre che una vittoria elettorale.

“Cinisello Balsamo ha assoluto bisogno di politici che non siano banalmente dei buoni “amministratori di condominio”, attenti ai singoli problemi e a singoli interessi, bravi a fare una interrogazione o un ordine del giorno in consiglio comunale, ma incapaci di interpretare e proporre una visione di città, indifferenti rispetto a qualunque orizzonte valoriale”. Un forte richiamo quello di Catania esteso a tutta la politica cittadina. Ritrovare una visione di città, rigenerare le prassi della politica, rinverdire il rapporto coi cittadini. Concetti da padre nobile che ha scelto un passo di lato (per il momento) e che si rivolge a chi siederà in consiglio comunale dopo il 15 maggio: “Ricordare sempre che sediamo qui non per volontà divina ma perché lo hanno voluto i cittadini e le cittadine e che quest’aula rappresenta la democrazia. Che le parole dette qui dentro non vanno mai pronunciate a vanvera. Che il tempo impiegato nel confronto qui dentro non è mai tempo perso. Abbiamo tutti la responsabilità di ricordarlo, a noi stessi, ma soprattutto ai cittadini”.

Redazione "La Città"

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