Salvini corre a Cinisello, ma la vittoria è tutta di Ghilardi
Matteo Salvini, ministro impegnato in queste ore a cercare una mediazione con gli alleati di governo sul caso dell’autonomia differenziata, bocciata dagli uffici tecnici di Palazzo Chigi, ieri ha trovato il tempo per arrivare a Cinisello Balsamo e congratularsi con il sindaco Giacomo Ghilardi, rieletto con il 59% delle preferenze.
E d’altra parte fare cappotto nella città, che solo fino a cinque anni fa, era la roccaforte indiscussa della sinistra in Lombardia, insieme con Sesto San Giovanni, è un colpaccio di quelli da far scomodare il leader nazionale del partito di Ghilardi, arrivato in comune in pompa magna con le auto di scorta a seguito. Forse anche l’occasione di Salvini per sottolineare, con una foto che cerca di allontanare i dubbi, che il sindaco resta comunque un leghista, che il capo del Carroccio ha sempre coccolato e promosso arrivando in città in prima persona.
Forse ce n’era bisogno ora che la lista personale di Ghilardi con il suo 27% è il primo partito e prosciuga il serbatoio elettorale del stessa Lega, che si ferma ad un pessimo 7,5% e porta in dote soltanto due consiglieri comunali. Salvini è arrivato in comune ha abbracciato Ghilardi con l’intenzione, forse, di intestare alla Lega una vittoria che questa volta però, lo dicono i numeri, di leghista ha ben poco.