Stop immigrati e castrazione chimica. L’estate militante del sindaco leghista
“Stop agli immigrati. Le nostre risorse devono andare ai nostri cittadini, non a nuovi immigrati. È una questione di rispetto verso le nostre famiglie in difficoltà”. L’emergenza sbarchi di questi giorni arriva anche a Sesto San Giovanni che, nelle parole del sindaco leghista Roberto Di Stefano, si chiude a riccio alle richieste di governo e prefetti ai comuni di farsi carico di parte dell’accoglienza.
Di Stefano chiede che le migrazioni siano fermate sul nascere, impedendo le partenze e gli sbarchi. Ma forse dimentica che al governo, ora, c’è una maggioranza di destra e che il vicepremier è Matteo Salvini, leader del suo stesso partito. Un cortocircuito di cui il sindaco di Sesto San Giovanni e molti altri primi cittadini leghisti in giro per l’Italia, che alzano i loro nuovi muri, sembrano non preoccuparsi più di tanto.
E se sull’immigrazione la destra ha di che preoccuparsi, Di Stefano rientra nella linea ufficiale del partito con un classico del repertorio salviniano. Riferendosi allo stupro di gruppo avvenuto a Palermo, il sindaco sentenzia: “Atti come quello di Palermo sono indegni di uno Stato civile come l’Italia! Se stupri una donna o un bambino non può bastare il carcere: serve la castrazione chimica”.
Un commento
Ma per favore, sarebbe. meglio che.facesse qualcosa
per Cinisello che è. diventata brutta e sporca e pensare seriamente a quello.che serve. per la scuola, la Sanità e…….