Discriminazioni di genere, schiaffo ai diritti dalla giunta di destra
Cinisello Balsamo è ufficialmente fiori dalle Reti per il Coordinamento per la Pace in Comune e dalla Rete Nazionale dei comuni contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale e l’identità di genere. Lo ha stabilito una delibera della giunta di centrodestra, che ha rotto con una tradizione che vede il comune di Cinisello da decenni in prima fila per la pace e contro tutte le discriminazioni. Una presa di posizione che attesta, se mai ce ne fosse stato bisogno, il carattere di destra-destra della maggioranza che governa la città.
Uno schiaffo ai diritti inserito in una delibera di giunta che non contiene nemmeno la motivazione della scelta, fortemente avversata dall’opposizione in consiglio comunale. Nella seduta di ieri sera è stata la consigliera dem Paola Gobbi a prendere la parole sul caso.
“Sembrerebbe che valori universali quali pace, dialogo e fratellanza e la tutela dei diritti costituzionalmente garantiti a tutti, senza distinzione di sesso, di razza (etnia) lingua, religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (art. 3 della Costituzione) siano solo belle parole per questa Giunta senza tradursi in azioni concrete, sulla scia di quanto già fatto da altre amministrazioni di centrodestra sia a livello nazionale che locale. Prova ne è che strategie di sensibilizzazione avviate nel nostro Comune in passato, quali iniziative culturali come lo spazio per la letteratura LGTB presso la Biblioteca Pertini – tra l’altro frutto di una donazione privata – o educative presso le scuole, quali un progetto per gli insegnanti per educare gli studenti all’inclusione, siano state cancellate già nel 2018”, afferma Gobbi.
’Italia, secondo il Rapporto ILGA-Europe del 2023, si colloca solo al 34° posto tra i 49 Paesi europei per quanto riguarda i diritti delle persone LGTB e questo lo rende uno dei Paesi meno sicuri per una parte importante dei suoi cittadini. Sono fatti di cronaca frequenti, purtroppo, i fenomeni di bullismo nelle scuole, le aggressioni verbali e fisiche, le discriminazioni nei luoghi di vita, di lavoro, nello sport.