22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Genitori e insegnanti in piazza per salvare la scuola Anna Frank

Torna alla ribalta la vicenda della scuola Anna Frank di Cinisello Balsamo, il cui destino è inserito nelle pieghe del progetto Entangled, ambizioso programma della giunta di centrodestra per ridisegnare il quartiere Crocetta. Nel pomeriggio di oggi, alle 17, è previsto un presidio davanti al comune, in piazza Confalonieri, organizzato dai genitori e dagli insegnanti, preside compreso, dell’Anna Frank contro lo stesso progetto dell’amministrazione.

La prima rivendicazione di chi protesta è la mancata attenzione dedicata alla scuola da parte del comune, ovvero l’aver costruito il progetto Entangled senza un reale coinvolgimento dei soggetti interessati e senza partire dalle esigenze della Anna Frank, che si trova in un istituto, il Balilla-Paganelli, che comprende elementari e medie dove si insegna con il metodo Montessori. E che è giudicato da molti una delle poche risorse attive e preziose del quartiere Crocetta.

Al centro del dibattere c’è la ristrutturazione del plesso che a genitori e insegnanti non piace. In realtà la dirigenza scolastica aveva chiesto che venisse realizzata una seconda struttura destinata alla scuola per sviluppare meglio e in modo completo il progetto Montessori ma i soldi destinati ad Enangled da Regione Lombardia sono 15 milioni e la giunta Ghilardi ha già fissato le voci da finanziare.

A nulla sono serviti, fino ad ora gli incontri, per la verità non molti e in ritardo, che l’amministrazione ha organizzato con i cosiddetti “stakeholders”. Tanto che al momento la giunta e i rappresentanti della scuola si trovano agli antipodi.

“I genitori, l’intero corpo docenti e il Dirigente stanno lavorando da mesi per chiedere di essere ascoltati dall’amministrazione perché, se verrà attuato il progetto attualmente presentato, la nostra scuola correrà il concreto rischio di sparire. Infatti nella pratica sono state previste la ristrutturazione del plesso di Via Friuli 18 e la dislocazione degli studenti per un periodo di almeno due anni”, scrive la scuola in una nota.

“Questo provocherebbe dei gravi disagi a tutte le famiglie del nostro istituto con una inevitabile perdita di iscrizioni e una ricollocazione dei docenti in altri istituti, privando quindi la scuola (elementare e media) della sua risorsa più preziosa: gli studenti, le famiglie e tutti i docenti che in questi anni si sono formati per assolvere a questo difficilissimo compito”, conclude il comunicato.

Redazione "La Città"

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