Tensione in consiglio. Negato l’ingresso al pubblico poi il dietrofront
Sulla violenza contro le donne si è alzato il muro della maggioranza di centrodestra, che ha deciso di mettere ai voti il proprio ordine del giorno senza accettare alcuni emendamenti del Partito Democratico in una serata di consiglio comunale piuttosto tesa a Cinisello Balsamo. L’obiettivo di tutti era di denunciare l’emergenza sociale della violenza e dei femminicidi in vista della giornata internazionale dedicata al tema ma già dalla passata seduta la maggioranza ha tirato dritto calendarizzando soltanto il proprio testo senza possibilità che ne fossero discussi altri.
Che ci fosse un ordine di scuderia piuttosto rigido dalle parti del centrodestra lo si è visto subito, quando la presidenza del consiglio ha impedito ai cittadini di entrare in aula per assistere alla seduta, adducendo motivazioni legate alla sicurezza dell’aula stessa. Una scusa assai discutibile che si è sciolta davanti alla ferma opposizione di alcuni consiglieri che hanno ottenuto che tutti potessero entrare.
Ma la discussione blindata non ha soddisfatto il PD, che ha provato a proporre emendamenti a suo dire migliorativi del testo. Si chiedeva di inserire i dati della violenza di genere in Italia, l’art.3 della Costituzione, di menzionare l’importanza dei consultori come presidi di prevenzione alla violenza di genere e molto altro. Niente da fare, la maggioranza con la lista Ghilardi in testa, ha tirato dritto.
“Lo scenario è stato deludente: una opposizione ideologica su concetti e parole che ci hanno confermato come, in realtà, ci fosse una significativa differenza di approccio culturale sul tema. Ed effettivamente basti ricordare come Lega e Fratelli d’Italia non abbiano votato la risoluzione in cui il Parlamento Europeo chiedeva l’adesione alla Convenzione di Istanbul, il primo trattato internazionale legalmente vincolante sulla prevenzione e la lotta alla violenza di genere e domestica”, scrive il PD in una nota.
“L’Ordine del Giorno del Partito Democratico evidenziava come in Italia, per il femminicidio, non sia prevista un’aggravante per la violenza di genere, menzionava servizi territoriali e consultori familiari chiedendone l’ampliamento come punti di prossimità dove una donna può rivolgersi, e tanto altro ancora. Il Partito Democratico non è disposto a mercanteggiare su temi come il contrasto alla violenza sulle donne, la discussione non è stata seria e le azioni non possono ridursi a soli eventi spot nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, conclude la nota.
Il gruppo Consigliare PD ha organizzato un convegno lunedì 20 novembre per discutere del tema della violenza di genere e di proposte per prevenire e contrastare il fenomeno.