22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Aeroporto di Bresso, allerta su inquinamento, rumore e pericolo

Dopo l’incidente delle Frecce Rosse all’aeroporto di Torino Caselle, siamo stati contattati da alcuni cinisellesi preoccupati per il transito di aerei sopra le loro teste. Erano prevalentemente persone del quartiere Bellaria e del quartiere Campo dei Fiori che ogni giorno vedono passare ultraleggeri ed elicotteri che fanno rotta sul vicino aeroporto di Bresso.

Le paure di queste persone si sono accentuate non solo per l’incidente piemontese ma anche perché negli ultimi tempi il traffico di questi veicoli sembra essere aumentato e le quote delle rotte sembrano essere sempre più basse.

Inoltre, il rumore causato da questi passaggi è spesso forte e invasivo tanto da costringere questi cittadini, che vivono nelle zone più adiacenti all’aeroporto, a interrompere conversazioni vis a vis, al telefono o in videochiamata.

Il 18 settembre, in Consiglio Comunale a Cinisello Balsamo, è stata presentata una interrogazione sui voli in direzione dell’aeroporto di Bresso e la risposta dell’Assessore in indirizzo è stata evasiva e poco esaustiva tanto da concludere: “Mi dia un po’ di tempo per raccogliere queste informazioni, poi sicuramente le fornirò le informazioni che anche per me, insomma dal punto di vista informativo, è importante sapere qual è questa situazione.”;

Il Consiglio Comunale di Cinisello Balsamo, in seguito alla presentazione dell’interrogazione in forma scritta, ha fatto richiesta all’Aeroclub di Bresso che ha dato risposta il 25 settembre indicando il protocollo di intesa firmato dal Comune di Cinisello Balsamo il 31 Luglio 2007 e che, allo stato, l’Aero Club è mero subconcessionario, come anche altri soggetti, di alcune aree e servizi dell’aeroporto “Bordoni Bisleri” di Bresso. Ha indicato poi che la gestione tecnicoeconomica dell’aeroporto, a partire dal 1 Aprile 2022 è in capo all’ENAC Servizi S.r.l. Unipersonale. La vigilanza dell’aeroporto è, invece, affidata alla Direzione Aeroportuale di Milano Linate.

Nessuna reale risposta però sulle problematiche messe in luce dall’interrogazione e nessuna rassicurazione per i cinisellesi che vivono sotto le rotte di questi veicoli.

Il Protocolo di intesa del 31 luglio 2007 si fondava sul Piano di Riassetto Aeroportuale redatto dall’ENAC nel 2005 che proponeva lo spostamento della pista di atterraggio e la concessione delle aeree non più in uso al consorzio del Parco Nord. In questo documento veniva stimato che in un anno avvenissero circa 25.000 passaggi sull’aeroporto “Bordoni Bisleri” di Bresso. Vale a dire 68 passaggi al giorno le cui rotte comprendono sempre un passaggio sopra i cieli di Cinisello Balsamo.

Ora, oltre all’inquinamento acustico e alle basse quote dei veicoli, credo che sia importante focalizzarsi su un altro importante aspetto di questa vicenda: l’inquinamento atmosferico. Questo, infatti contribuirebbe al già elevato tasso di polveri sottili e agenti inquinanti presenti nell’atmosfera di una città come Cinisello Balsamo.

A questo punto siamo andati a informare se ci fosse un inquinante che potesse essere presente in quantità maggiore a causa del frequente passaggio di questi veicoli. Studiando i dati Arpa in Lombardia abbiamo scoperto che gli aeroporti contribuiscono all’inquinamento della Regione, una delle più inquinate d’Europa, soprattutto per l’emissione del biossido di azoto (NO2).

Le centraline ARPA installate e attive nella zona dell’aeroporto “Bordoni Bisleri” di Bresso sono tre:

“Cormano – Via Edison” (fondo urbano)

“Sesto San Giovanni – Via Cesare Da Sesto” (traffico urbano)

“Cinisello Balsamo – Via Lincoln” (traffico urbano)

Queste sono specificamente installate per le rilevazioni a bordo strada e non identificano in maniera esplicita il contributo dell’aeroporto alle concentrazioni misurate. L’inquinamento di questi veicoli non viene apparentemente rilevato se non che, guardando i dati delle 3 centraline, ci siamo accorti che quelle di Cormano e Sesto rilevavano diversi elementi mentre quella di Cinisello, nonostante fosse lontana dalla zona dell’aeroporto, rileva solo un elemento: il bioossido d’azoto (NO2).

Per la nostra città, perciò, ARPA Lombardia ritiene che l’unico elemento che valga la pena monitorare sia lo stesso che viene creato maggiormente dagli aeroporti e dai veicoli aerei.

Gli ossidi di azoto, in particolare il protossido, sono gas nocivi per la salute umana in quanto possono provocare effetti acuti sulla salute, in particolare:

acuti quali disfunzionalità respiratoria e reattività bronchiale (irritazioni delle mucose);

cronici quali alterazioni della funzionalità respiratoria e aumento del rischio tumori.

I soggetti più a rischio sono i bambini e le persone già affette da patologie all’apparato respiratorio (asmatici), nonché i soggetti residenti in prossimità di strade ad alta densità di traffico in ragione di esposizioni di lunga durata.

Un nuovo studio realizzato il 28 aprile 2021 da un team di ricercatori della Duke University, del King’s College e dell’Imperial College di Londra, e pubblicato sulle pagine di JAMA Network Open, dimostra che vivere in quartieri con un’aria particolarmente inquinata durante l’infanzia, infatti, può influire sul rischio di sviluppare un’ampia gamma di disturbi psichiatrici.

L’indagine ha coinvolto più di duemila gemelli nati nel Regno Unito tra il 1994 e il 1995, e sottoposti a visite periodiche lungo i primi 18 anni di vita per valutare l’evoluzione del loro stato di salute fisica e mentale.

I ricercatori hanno studiato l’intero spettro dei disturbi psichiatrici, analizzandone l’incidenza in relazione all’esposizione a due dei principali inquinanti atmosferici presenti nelle zone urbane: le cosiddette polveri sottili (o PM2,5), prodotte da una moltitudine di attività umane e fonti naturali, e gli ossidi di azoto (NOx), un sottoprodotto della combustione che viene rilasciato nell’aria delle città dai motori delle automobili, dagli impianti di riscaldamento e da molti processi industriali.

Utilizzando un ampio set di dati sull’inquinamento atmosferico delle città inglesi hanno quindi realizzato un modello con cui verificare la qualità dell’aria nei pressi dell’abitazione in cui era cresciuto ciascuno dei bambini coinvolti nello studio. Per il 22% dei partecipanti sono emersi livelli di NOx superiori a quelli raccomandati dalle linee guida dell’Oms, e per l’84% livelli di polveri sottili superiori alle linee guida.

Incrociando questi dati con i risultati delle valutazioni psichiatriche dei partecipanti è quindi emerso un chiaro legame: vivere in aree con alti livelli di NOx rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo dei cosiddetti disturbi esternalizzanti (ovvero forme patologiche di aggressività e disturbi della condotta, disturbo da deficit di attenzione e iperattività, disturbo oppositivo provocatorio), e disturbi del pensiero, sintomi psicotici spesso associati alla schizofrenia.

Per questo motivo, i ricercatori ritengono che gli ossidi d’azoto andrebbero considerati sostanze neurotossiche a tutti gli effetti, in grado di influenzare lo sviluppo del cervello nel corso dell’infanzia e, vista la percentuale di persone che abitano in zone inquinate, le conseguenze che questi possono avere sulla salute mentale non vanno presi sotto gamba.

Ora, tornando a Cinisello Balsamo e ai veicoli aerei che volano sopra i suoi quartieri, è importante capire come mai proprio il biossido di azoto. Si tratta, infatti, delle emissioni più pericolose prodotte dagli aerei in volo, capaci di riflettersi negativamente sui cambiamenti climatici a livello globale, oltre che, a livello locale, sulla qualità dell’aria delle aree circostanti gli aeroporti.

Tornando ai dati di ARPA Lombardia, questi non comprendono quelli degli aeroporti più piccoli e quindi non ci sono rilevazioni che consentano di capire il livello degli inquinanti rilasciati dagli aerei nella zona sottostante l’aeroporto di Bresso e le rotte in direzione di esso.

A settembre, quando i voli erano ancora frequenti, siamo andati a confrontare le rilevazioni delle stazioni di Cinisello e di Cormano e si nota subito che i livelli di NO2 presenti nella prima sono di gran lunga maggiori a quelli della seconda.

Dati NO2 rilevati su Cinisello (valore medio 102,9):

Dati NO2 rilevati su Cormano (valore medio 81,7):

Ora, come Comitato per la regolamentazione del traffico aereo sopra Cinisello, riteniamo che sia importante mappare i dati relativi alle malattie respiratorie e mentali presenti e sviluppate durante questi anni nei due quartieri di Campo dei Fiori e Bellaria.

La salute della nostra città è importante e non possiamo rimanere a guardare perché se solo gli anni di esposizione al protossido di azoto hanno comportato conseguenze sulla salute pubblica allora le istituzioni ci devono dire perché tutto questo non è stato impedito.

Infine, è di recente approvazione, da parte del Consiglio Comunale di Milano, la realizzazione di quattro vertiporti all’interno della città per avviare il servizio di Aerotaxi. Secondo il nuovo Piano nazionale degli aeroporti redatto dall’ENAC e diffuso lo scorso marzo, nel breve e medio termine si prevede la realizzazione di almeno sei vertiporti urbani e quattro aeroportuali a Milano, Roma, Torino, Venezia, Bari e Cortina.

Sono state individuate poi altre aree per la costruzione dei vertiporti: Torino-Aeritalia, Milano-Bresso, Padova, Valbrembo, Udine-Campoformido Air Base, Verona-Boscomantico, Roma-Urbe, Reggio Emilia, Palermo-Boccadifalco, Alessandria, Trento-Mattarello, Cremona-Migliaro, Como-Idroscalo, Arezzo, Modena-Marzaglia.

Ritornando alla salute dei cittadini di Cinisello Balsamo, non si può non essere preoccupati verso questo progetto che, se realizzato, porterebbe, non solo gli attuali bimotore ed elicotteri, ma anche i nuovi aerotaxi ad affollare ulteriormente i cieli di Bellaria e Campo dei Fiori.

Fermiamo tutto questo finchè siamo in tempo. Ciò che è ambientale è sociale e riguarda tutti.

Comitato per la regolamentazione del traffico aereo sopra Cinisello

https://www.facebook.com/groups/315733341108337

Gaetano Petronio

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Un commento

  • D’accordissimo sulla lotta all’inquinamento.
    Occhio però che la cosa non venga strumentalizzata per un attacco generalizzato all’aeroporto che è stato uno delle colonne portanti dell’esistenza del parco nord.
    Basta guardare Bresso dal parco per avere l’impressione degli edifici che prempno contro l’aeroporto che li tiene fermi.
    Anche il Parco Nord ha una enorme funzione anti inquinamento e non vorrei mai vedere Bresso che si allarga sull’aeroporto.

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