Rigenerazione urbana e sostenibilità. I progetti di UniAbita nel Nord Milano
C’era il pubblico delle grandi occasioni ieri sera nel salone di Villa Martini a Sesto San Giovanni per la seconda edizione di “Visioni Urbane”, dove la cooperativa UniAbita ha radunato progettisti, investitori, amministratori locali e stakeholders per raccontare i piani futuri di rigenerazione urbana che riguardano il Nord Milano nel segno della sostenibilità.
“Visioni Urbane rappresenta uno spazio per guardare al futuro non solo di UniAbita ma anche della comunità in cui operiamo, in particolare nel Nord Milano”- spiega la Direttrice di UniAbita Mirca Carletti – “Avere una visione di medio-lungo periodo sul proprio agire è più che mai importante, perché consente di mantenere sempre la rotta nonostante gli imprevisti e le deviazioni che spesso si possono incontrare. Ed è quello che stiamo facendo con il nostro contributo alla graduale rigenerazione urbana di questo territorio”.
I progetti già ultimati, i Firmati UniAbita delle residenze Lumière, Quadrifoglio e Boccaccio, arricchiscono e migliorano contesti urbani attraverso il recupero di spazi. Sula stessa lunghezza d’onda sono i progetti di rigenerazione di Cascina Gatti e dell’ex Cinema Elena che rappresentano il futuro.
“Tutti gli interventi che sviluppiamo mirano a rispettare il contesto urbano preesistente e l’ambiente, con un’attenzione particolare alla vivibilità dei luoghi” continua la Direttrice. “Non è un caso infatti che si parli di rigenerazione: l’idea è che ogni intervento riqualifichi l’esistente, facendo da cerniera tra passato, presente e futuro; che non distrugga ma ripristini un luogo di cui la comunità può nuovamente riappropriarsi e che può nuovamente vivere”.
Un approccio innovativo, frutto del lavoro di un team di professionisti consolidato e di un investimento nella ricerca di soluzioni per l’abitare alternative e sostenibili, che vale non solo per i nuovi interventi ma anche per quelli che riguardano il ricco patrimonio della proprietà indivisa della Cooperativa. Come quelli che hanno coinvolto alcuni caseggiati di Cinisello Balsamo e che saranno portati come esempio della riqualificazione avvenuta tramite il Superbonus 110% ma non solo. “Oltre al doppio salto di classe energetica, che significa attenzione all’ambiente e ai consumi, abbiamo aggiunto quella che è l’attenzione ai luoghi”-prosegue la Direttrice- “Un’architettura calata all’interno delle nostre comunità, che è un valore aggiunto, ha un costo sia per la ricerca e sviluppo, sia per la sua realizzazione, aspetto quest’ultimo che non è stato totalmente coperto dal 110. Quello fatto per la ricerca è un vero e proprio investimento da parte della Cooperativa declinato sempre con dei progetti pilota”.
Visioni Urbane si è posto quindi come uno spazio di confronto e di progettazione partecipata, che ha visto protagonisti i professionisti che hanno lavorato in prima linea-molti dei quali orbitano intorno al Politecnico di Milano-come lo studio di architettura Form_A, la società ZH, B&C Associati. A tenere le fila dei contributi è stata invece la stessa Direttrice. L’obiettivo è ancora una volta quello di coinvolgere il più possibile gli attori chiave del territorio a partire dalle amministrazioni locali, con cui è fondamentale continuare a costruire una sinergia nel processo di riqualificazione di un territorio. Così come con professionisti e imprese, che condividono la stessa visione di UniAbita.
Un commento
Molto interessante.