Scontro sul gas in aula. Destra all’attacco: “Ghezzi dimettiti”
Ancora lodo-gas al centro del dibattito politico di questi giorni a Cinisello Balsamo. Alta tensione ieri sera in consiglio comunale quando dai banchi della maggioranza di centrodestra i consiglieri hanno mostrato dei cartelli con la scritta “Ghezzi dimettiti”, rivolti al consigliere dem Luca Ghezzi, già vicesindaco della giunta di centrosinistra tra il 2013 e il 2018. Una situazione inedita quella in cui forze che governano la città da sei anni si trasformano in opposizione, con tanto di cartelli di protesta rivolti contro un amministratore del passato. Oggi consigliere di minoranza.
Ghezzi finisce quindi nel mirino dei partiti di maggioranza con l‘accusa di essere stato assessore al bilancio. “I consiglieri di maggioranza ritengono infatti che Ghezzi abbia avuto delle responsabilità nelle decisioni che hanno portato al protrarsi del contenzioso legale con esito particolarmente sfavorevole per il comune di Cinisello Balsamo e per la sua cittadinanza. Per questo motivo sarebbe opportuno che Ghezzi non avesse più alcun ruolo nel Consiglio Comunale”. Accuse pesanti mosse dalla destra intenzionata a sfruttare a suo favore la complessa vicenda del lodo sul gas.
Tuttavia il risarcimento di 20 milioni di euro che il comune dovrà pagare all’ex gestore delle reti come risultato del contenzioso aperto tra il 1973 e il 2005 sulla reale proprietà degli impianti, non è ritenuta una sentenza di condanna da parte del centrosinistra ma l’evolversi di un lungo percorso arbitrale.
Ora però la maggioranza, sindaco in testa, continua ad insistere sul danno economico e finanziario per il comune e accusa tutte le giunte a loro precedenti di aver danneggiato l’amministrazione. Tuttavia la scelta di aver acquisito le reti del gas, nonostante abbia dato il via allo storico contenzioso, ha prodotto negli anni, secondo la ricostruzione di alcuni esponenti politici tra quella dettagliata dell’ex sindaca Daniela Gasparini, risultati economici virtuosi per il comune molto superiori al risarcimento ora dovuto.