L’arte della gioia di Goliarda Sapienza
recensione, di Francesca Braga
Romanzo più famoso dell’autrice che ha terminato di scriverlo nel 1976. Inizialmente era stato rifiutato dalle case editrici del tempo, perché ritenuto immorale a causa delle forti tematiche trattate. Si parla di omosessualità, violenza fisica, tradimento, omicidio e abbandono. Il marito della scrittrice, dopo la sua morte avvenuta nel ’96, ha deciso di pubblicarlo a sue spese.
Il romanzo racconta la vita di Modesta, nata in un paesino siciliano dove viveva con la madre e la sorella disabile, si trasferisce poi in convento ed infine a Villa Suvarita. Modesta è una donna forte, intelligente, caparbia, non soccombe o viene schiacciata dalla povertà, non si lascia sottomettere, né intimorire da persone o avvenimenti, riuscendo sempre a essere fedele a se stessa e alle sue convinzioni.
Affronta la vita con coraggio e coglie ogni opportunità, prende il meglio dalle persone che entrano a far parte della sua vita e vive senza limitazioni o rimpianti. Sfrutta abilmente ogni situazione per appagare la sua sete di conoscenza ampliando i suoi orizzonti. Questa è la sua arte della gioia: vivere facendo ciò che la fa stare bene.
Goliarda Sapienza ha scritto un romanzo bellissimo e coinvolgente. Conoscendo la vita dell’autrice si percepisce che è, a tratti, autobiografico. È stata ricoverata in un ospedale psichiatrico e, come Alda Merini, ha subito l’elettroshock. Entrambe si sono aggrappate alla scrittura come una terapia, con lo scopo di rimettere insieme i pezzi della loro vita.
Francesca Braga instagram fra_tanti_libri
Un commento
Sempre molto interessanti le recensioni di Francesca Braga…invoglia la lettura di qualsiasi libro! Grazie