22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Le continue risse ora spaventano: 15enne quasi ucciso. Che succede a Cormano?

“Hanno accoltellato un ragazzo, ha il coltello piantano nella testa”. Era venerdì verso sera quando ho incontrato per caso un signore sulla settantina che passeggiava col cane in una via di Cormano. Non lo conosco ma mi ha fermato, sconvolto come stesse fuggendo da uno tsunami, per dirmi in poche terribili parole ciò che era successo poco distante, davanti al comune. Era incredulo al punto che l’avrebbe raccontato a chiunque avesse incontrato sulla strada.

Perché a pochi metri di distanza c’era stata una rissa tra giovanissimi, l’ennesima sotto il palazzo del comune in piazza Scurati. Ma questa volta era finita in tragedia. Un giovanissimo, appena 15 anni, trafitto da un coetaneo più volte al petto e poi, incredibilmente, alla testa, dove il pugnale è rimasto conficcato. Aveva ragione quel signore ad essere sconvolto perché a Cormano una violenza del genere non si era mai vista prima. Per ritrovare un accoltellamento bisogna tornare indietro ad almeno venti anni fa, sempre una lite, ma non tra minorenni.

Qui invece si è trattato, come spiegano i carabinieri che hanno aperto e chiuso l’indagine in poche ore, di una lite tra adolescenti scoppiata per futili motivi e finita con un 15enne grave in ospedale – ma fortunatamente non in pericolo di vita – un altro 15enne al carcere minorile e un 18enne, quello che ha passato il coltello all’aggressore, a San Vittore.

Ma ciò che è accaduto venerdì sera ha tutta l’aria di essere un epilogo, speriamo finale, di una lunga sequenza di aggressioni, risse e atti feroci di vandalismo che accadono quasi quotidianamente sotto le finestre del sindaco di Cormano, in piazza Scurati. Qualche sera fa, passando in auto, ho notato un gruppo piuttosto nutrito di ragazzi che se le dava di santa ragione proprio lì e ancora una volta sotto la finestra del sindaco. Ad intervenire sono stati degli adulti.

Che ci sia un problema coi giovanissimi di Cormano è cosa evidente da qualche anno. I continui atti vandalici alla stazione, altro luogo molto frequentato dai teenagers, nel sottopasso con Brusuglio, nel cortile del Bì, al parco dell’acqua (sono questi gli epicentri della ribellione), le risse in piazza Scurati, dove ogni mattina si possono notare le tracce del bivacco giovanile dalla mole di spazzatura prodotta e mai stoccata nei cestini, dimostrano che qualcosa è sfuggito di mano.

Sarà l’effetto lungo del post covid, come spiegano gli psicologi, oppure i problemi delle famiglie ad educare ed ascoltare i ragazzi o ancora tutta quella sottocultura di violenza-sessismo e ambizione al lusso che si respira in lungo e in largo un po’ ovunque col sottofondo di inascoltabili colonne sonore trap (almeno per il sottoscritto figlio della generazione X). Potremmo star qui ad elencare le numerose e tutte giustificabili cause di questo sfilacciamento sociale che quasi uccide un ragazzo di 15 anni nella sonnolenta Cormano.

Ma poi viene da chiedersi. Ma le istituzioni dove sono? La politica esiste ancora? Il comune che fa per i giovani? C’è qualche spazio, qualche progetto, qualche straccio di attenzione che li veda coinvolti? A quanto pare non c’è nulla che possa soltanto avvicinarsi all’idea di una politica giovanile.

Un esempio. Recentemente la giunta di destra ha messo a bando il Factory, lo spazio comunale a ridosso del parco ma senza prevedere la riattivazione di servizi per il tempo libero dei ragazzi. Un tempo quello era il centro di aggregazione giovanile ma ora non c‘è alcuna intenzione di restituirlo a quella funzione. Un’altra occasione perduta per provare, per lo meno, a reagire.

Fabrizio Vangelista

Giornalista, scrittore. Direttore de La Città

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