22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Il programma casa per casa. Così il candidato dem cerca la rimonta

Dopo cinque anni di destra al comando in un comune (Cormano) in cui non era mai accaduto dal 1945 e dopo aver toccato finalmente con mano di che si tratta, pare che la sinistra abbia capito che uniti è meglio. E ad interpretare il nuovo corso c’è il candidato unitario del cosiddetto campo largo, Marco Pilotti, sostenuto da PD, 5 Stelle, Sinistra-Verdi e due civiche.

Principalmente a lui il merito iniziale di aver lavorato da segretario cittadino del Partito Democratico per riallacciare i rapporti interrotti nel 2019, quando la sinistra-sinistra presentò un candidato alternativo alla sindaca uscente del PD. Si ruppe l’alleanza ed anche il rapporto decennale tra elettori cormanesi e forze progressiste. Un crack desolante e verrebbe da chiedersi a chi ha giovato la scelta suicidaria di allora.

Ma Pilotti, che della vecchia giunta era assessore al bilancio (non proprio un novellino della politica) con un passato fatto di salti acrobatici tra i partiti – prima la vecchia Sel poi il Movimento 5 Stelle per arrivare fino al PD (fede renziana e poi riformista) – ha saputo rimettere insieme i cocci e fissare il tetto a quella baracca che ora in tanti sperano diventi una casa, grande e comoda.

In città c’è poca attenzione per il momento all’appuntamento elettorale amministrativo. La giunta uscente ha sonnecchiato per cinque anni, avanzando a badilate di propaganda securitaria e retorica dei buoni sentimenti di vicinato. Ed ora, con qualche marciapiede e strada fresati grazie a fondi regionali, spera di ripetere il miracolo, sfilando definitivamente Cormano dalla lista delle roccaforti della sinistra. Staremo a vedere.

Intanto Pilotti inizia la sua corsa. Per la verità si tratta di una marcetta, perché l’uomo non è di quelli che all’apparenza scattano. Sembrerebbe più un maratoneta dal passo cadenzato e lento ma robusto. E la cosa, sussurrano in tanti, alla fine potrebbe essere la carta vincente. Il profilo basso, il ragionamento piuttosto che l’urlata, la proposta piuttosto che la denuncia potrebbero rappresentare una novità nel panorama della politica locale. E trovare gradimento in un elettorato che cerca una via d’uscita al populismo.

Intanto il candidato dem ce la mette tutta e il coraggio non gli manca. Come per l’inedita e rischiosa invenzione di mettersi a disposizione di un caffè anche a domicilio, con chi lo desiderasse, per parlare della città che ha in mente e avviare un confronto ma fuori dalle sedi dei partiti. Basta comporre un numero telefonico e il candidato viene a casa tua. Un’idea comunque coraggiosa, come quella di organizzare aperitivi dedicati ai giovani, per cui pare che la politica rappresenti un campo oscuro. Anche qui ci vuole pazienza e dedizione, perché le folle non ci sono, ma qualche ragazza e ragazzo interessati pare si stiano affacciando.

La camminata del garbato Pilotti è iniziata. Potrebbe trasformarsi in una corsa e poi in una voltata. Di certo se riuscisse a convincere le centinaia di persone di sinistra, che da troppo tempo hanno abbandonato l’abitudine di andare a votare, sarebbe già un gran bel risultato.

Fabrizio Vangelista

Giornalista, scrittore. Direttore de La Città

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