23 Novembre 2024

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Centri estivi, stop ai pasti gratis dal comune e la retta decolla

Niente fornitura gratuita del pasto da parte del comune per chi si iscrive ai centri estivi gestiti dalle associazioni accreditate. La notizia è data dal Partito Democratico che ha evidenziato quanto contenuto nel nuovo bando comunale uscito nei giorni scorsi, nel silenzio dell’amministrazione. Si tratta – secondo i dem – di un netto cambiamento in peggio rispetto agli scorsi anni, che colpirà le famiglie.

Tutto questo si tradurrà in aumento del costo del servizio fino a un massimo di 130 euro a settimana, come si legge anche nell’Avviso pubblicato sul sito del comune. “Si tratta di un aumento importante, considerato che l’anno scorso la tariffa massima per la frequenza a tempo pieno era di 79 euro; un aumento che viene inoltre applicato senza distinzione tra residenti e non residenti. Ma le famiglie che non potranno sostenere il maggior costo cosa faranno? Lasceranno i figli per strada? ” afferma la consigliera PD Mariarita Morabito.

Le novità non finiscono qui. Dovranno essere le stesse associazioni a garantire la selezione del personale idoneo per il sostegno dei bambini e dei ragazzi disabili, fino allo scorso anno garantito dal comune, con la previsione di un contributo comunale che difficilmente potrà coprire l’intero costo e che sarà erogato per il 60% solo a saldo, chiedendo quindi di anticipare le risorse. Saranno infine sempre le associazioni a dover farsi carico, da sole, dei ragazzi inviati loro dal Servizio Sociale del Comune di Cinisello Balsamo.

“Di fatto, l’unico sostegno che darà il Comune è la messa a disposizione a titolo gratuito delle scuole, come già faceva, mentre vengono meno tutte le altre azioni di sostegno. Le associazioni che si accrediteranno vengono lasciate sole e le famiglie dovranno farsi carico dell’aumento dei costi”, accusa Morabito.

Redazione "La Città"

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Un commento

  • Ma come faranno le famiglie a gestire questi costi. Dovranno trovare altre alternative, invece di portarli ai centri estivi. E una vergonia,come si fa a fare una cosa del genere.

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