Cornelli “junior” candidato col PD. “Cormano si è spenta, ora si riparte”
Cormano spenta, poche occasioni di incontro per i giovani, il Bì ormai un appassito ricordo, scarseggiano le attività culturali, sparse e senz’anima. Quasi a zero la rete del commercio, per non parlare delle feste popolari, dei concerti all’aperto, ridotti al minimo e appaltati ad agenzie commerciali esterne. E la associazioni? Resistono solo quelle in divisa: alpini, carabinieri, protezione civile. Il resto del sociale arranca, sfavorito dall’assenza totale di politiche che lo aiutino a stare a galla. Se Milano è un posto da vedere, Cormano è un posto per dormire. Una periferia senza molte prospettive davanti.
Sarà anche per questi motivi, per tentare di ricostruire qualcosa di buono, che sta crescendo un nuovo impegno giovanile già visibile in città. Alcuni ragazze e ragazzi hanno deciso di fare politica e di provare a riportare il centrosinistra alla guida del comune, dopo cinque anni piuttosto grigi di amministrazione delle destra leghista.
Tra le sorprese di questa tornata elettorale spunta un cognome noto a tutti i cormanesi, quello di Cornelli. Ma non si tratta di Roberto, il sindaco che dal 2004 al 2014 riempì di nuovi servizi la città (prima tra tutti la piscina comunale attesa da 40 anni). Questa volta a mettersi in gioco è il figlio Samuele, 21 anni, studente in giurisprudenza, che sarà nella lista del Partito Democratico a sostegno del candidato sindaco Marco Pilotti.
“Negli ultimi anni ho visto Cormano spegnersi e ingrigirsi da tutti i punti di vista, culturale, sociale, inteso sia come servizi sia come momenti d’incontro fra persone”, ragiona Cornelli. “Credo che valga la pena impegnarsi per provare a mettere di nuovo al centro la qualità della vita. Il che significa tutela e cura degli spazi verdi, che sono già pochi ma sono il polmone su cui vive la città e primario luogo di incontri, riqualificazione di spazi come il Bi per creare luoghi d’incontro per i giovani, che sono spesso lasciati da parte, organizzazione di eventi, per appropriarsi dei luoghi della città e renderli più sicuri senza scordare il sostegno per l’accessibilità ai servizi essenziali da parte dell’amministrazione”.
Poco più che ventenne ma con idee già chiare e con un recente passato fatto di slanci di impegno civile, volontariato e una passione che spicca, la musica. “Ho partecipato a varie iniziative su ambiente, migranti, e altri temi sociali. Dopo aver fatto l’orientamento musicale a Brusuglio, ho continuato gli studi musicali alle scuole civiche dove mi sto specializzando in direzione d’orchestra”.
Niente di nuovo per la famiglia Cornelli. Anche il padre, criminologo, è un ottimo pianista con un passione sfrenata per il blues. Non a caso, durante i suoi mandati, la musica dal vivo la si fece un po’ ovunque, nelle feste nei parchi, a teatro, nel centro storico. E per un periodo Cormano si scoprì vitale e rinnovata.
Ora ci prova il figlio e rimettere in pista alcune belle idee, lui che la politica la respira fin da bambino. E che oggi, con la destra al governo un po’ ovunque, è consapevole della durezza del momento e della rassegnazione di molti suoi coetanei. La sua presenza in lista, come quella di altri giovani democratici (Giulia Mazzilli 26 anni, Martina Erbino, 27 e Diego Mascheroni 22), è però un incoraggiante segnale di speranza.