25 Aprile, la destra scatenata: “censurata Bella Ciao” e attacchi all’Anpi
Le bandiere di partito, lo striscione sull’antifascismo, il coro che intona Bella Ciao e addirittura l’intervento del rappresentante Anpi dal palco istituzionale del 25 Aprile di Cinisello Balsamo. Tutte cose che fanno parte da sempre del corredo delle cerimonie per la Liberazione ma che evidentemente infastidiscono la destra. Tanto che, poche ore dopo le celebrazioni, i gruppi di maggioranza che guidano l’amministrazione comunale, hanno preso carta e penna per diramare una nota contro le opposizioni, senza dimenticare l’associazione dei Partigiani, protestando per la cosiddetta politicizzazione del 25 Aprile.
“Durante le celebrazioni del 25 aprile, la festa che commemora un momento focale della nostra storia legato alla libertà e al sacrificio, con rammarico abbiamo ascoltato l’intervento del delegato Anpi provinciale, le cui parole sono sembrate fuori luogo e non condivisibili”, dice il comunicato che però non finisce qui.
“Un discorso, il suo, focalizzato su temi politici attuali, di parte, un intervento che ha volutamente trascurato il vero significato dell’evento. Inoltre, le bandiere di partito presenti in piazza Gramsci, tra cui quelle del PD, hanno contribuito a creare una divisione politica contraria allo spirito di unità che la giornata dovrebbe incarnare”.
Accuse che il centrosinistra rimanda al mittente con un contro-comunicato firmato da tutta l’opposizione, PD in testa, dai toni sarcastici: “Esprimiamo la nostra solidarietà al sindaco, al vicesindaco e agli assessori presenti in piazza Gramsci per l’evidente imbarazzo e sofferenza causati loro dalla presenza dei partiti e delle liste di centrosinistra, perfino con le bandiere, “colpevoli” di aver sfilato con lo striscione “Chi ama Cinisello Balsamo ama la sua storia: resistenza sempre”, per l’ottimo intervento della rappresentante provinciale dell’ANPI che non si è fermata a qualche frase di circostanza ma ha collegato il 25 aprile alle criticità del presente e per la corale di Bella Ciao, inno internazionale di chi combatte contro le tirannie, intonata da tutta piazza Gramsci”, dice la nota.
“Ci congratuliamo inoltre con i partiti e le liste della destra che, con un unico comunicato, sono riusciti nell’impresa di mettersi in ridicolo dimostrando una certa difficoltà nella comprensione della politica e della storia del nostro paese. Fuor di ironia, la vera vergogna sta in un programma per il 25 aprile minimalista, dove si vedono solo un paio di patrocini ma dove la Giunta Ghilardi si “dimentica” degli 80 anni dagli scioperi del 44, quando centinaia di cittadini del Nord Milano, compresi molti cinisellesi, furono deportati per aver scioperato contro il regime fascista e gli occupanti nazisti. Questa “dimenticanza” si aggiunge alla vergognosa censura operata dal Sindaco che anche quest’anno ha impedito alla Filarmonica Paganelli di intonare Bella Ciao”, conclude il comunicato.