La visita a Villa di Breme con la poesia di Byron
La storia della letteratura passa da Villa di Breme. In occasione del bicentenario della scomparsa del poeta britannico Lord George Byron, nell’ambito della manifestazione Ville Aperte 2024, l’Associazione “Amici di Villa di Breme” ha organizzato due visite speciali alla storica residenza balsamese. Il poeta romantico fu ospite, infatti, di Ludovico di Breme nell’ottobre del 1816. Durante il suo soggiorno milanese incontrò rilevanti letterati, tra cui il giovane Stendhal, Silvio Pellico, Vincenzo Monti, oltre a conoscere gli ambienti liberali.
Sabato 27 aprile i coniugi Giuseppina Alessandro e Vittorio Rossin, fondatori dell’associazione, hanno illustrato a un folto pubblico le vicende che legano Lord Byron alla villa, unendo la dimensione identitaria locale a un racconto di ampio respiro storico. Dopo l’intervento degli Assessori Daniela Maggi e Riccardo Visentin e di Laura Sabrina Pelissetti (responsabile delle politiche culturali del Comune Cinisello Balsamo), i coniugi Rossin hanno presentato alcune liriche di Byron e descritto passaggi significativi della sua vita, in particolare il viaggio che l’ha portato in Italia. Diversi sono stati i cimeli e i libri mostrati agli attenti spettatori della manifestazione, introdotti dalla declamazione di qualche verso del poeta romantico, tratti dal componimento She walks in beauty (Ella incede in bellezza, che proponiamo di seguito) e dal poema narrativo Childe Harold’s Pilgrimage (Il pellegrinaggio del giovane Aroldo). Non sono mancati approfondimenti sulla settecentesca Villa di Breme, residenza di villeggiatura del marchese, ristrutturata dallo stesso proprietario a inizio Ottocento con un rinnovamento stilistico che conferisce all’edificio tratti marcatamente neoclassici.
L’evento viene riproposto domenica 5 maggio alle ore 16.00 con ingresso da via Martinelli 23 e si inserisce all’interno di un ricco programma di manifestazioni commemorative per il bicentenario della morte di Lord Byron con il compente e appassionato intervento dell’Associazione “Amici di Villa di Breme”.
She walks in beauty, like the night
Of cloudless climes and starry skies;
And all that’s best of dark and bright
Meet in her aspect and her eyes;
Thus mellowed to that tender light
Which heaven to gaudy day denies.
One shade the more, one ray the less,
Had half impaired the nameless grace
Which waves in every raven tress,
Or softly lightens o’er her face;
Where thoughts serenely sweet express,
How pure, how dear their dwelling-place.
And on that cheek, and o’er that brow,
So soft, so calm, yet eloquent,
The smiles that win, the tints that glow,
But tell of days in goodness spent,
A mind at peace with all below,
A heart whose love is innocent!
—
Ella incede in bellezza, come la notte
di climi tersi e di cieli stellati;
E tutto il meglio del buio e della luce
s’incontra nel suo viso e nei suoi occhi:
Così addolciti da quel tenero bagliore
che il cielo nega al giorno fatto.
Un’ombra in più, un raggio in meno,
avrebbero turbato la grazia indicibile
che ondeggia in ogni ricciolo corvino,
O dolcemente schiarisce sul suo viso;
dove pensieri serenamente dolci mostrano
quanto pura, quanto cara sia la loro dimora.
E su quella guancia, e su quella fronte,
così dolce, così calma, eppure eloquente,
i sorrisi che incantano, i colori che brillano,
e raccontano di giorni spesi nella bontà,
Una mente in pace con il mondo,
Un cuore colmo di amore innocente!