22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Casa Comune accoglie i dipinti di Maria Vaccari

La pittura può come essere vissuta come esperienza di arricchimento e di riflessione. Di certo questi pensieri sono condivisi da Casa Comune, agenzia di consulenza immobiliare diretta da Filippo Lo Monaco con sede in viale Rinascita 109 a Cinisello Balsamo, in cui si dedica periodicamente una particolare attenzione agli artisti del territorio. Questa sensibilità è stata riconfermata recentemente, accogliendo nei propri spazi una mostra di Maria Vaccari, artista di origine emiliana, ora stabilitasi a Sesto San Giovanni.

Fin da piccola attirata dal disegno, si dilettava, nel contesto rurale in cui viveva in provincia di Bologna, a ritrarre la propria nonna, le persone con cui era in contatto e altri soggetti e paesaggi della campagna. Ha sempre alimentato la sua creatività sino a frequentare la Scuola Civica d’Arte “Federico Faruffini” a Sesto, dove ha perfezionato diverse tecniche.

Il lockdown causato dal Covid-19 è stato per lei un periodo particolarmente proficuo, in cui ha dato vita a numerose opere figurative generalmente realizzate su cartone con colori acrilici. In quei tempi la sua creatività esprimeva gli stati d’animo suscitati dalla solitudine e dalla lontananza che la condizione di isolamento imponeva. Così ha affrontato anche la pittura astratta in diverse sue opere proprio come libera espressione di emozioni e impressioni rielaborate inconsciamente, dove sono i colori a diventare i protagonisti del dipinto.

Oltre alla pittura, Maria Vaccari crea riproduzioni di animali in maniera davvero originale. Modella un sottile filo di ferro, quello che di solito costituisce le fitte maglie di recinzioni, per dare vita a piccole sculture metalliche. I soggetti rappresentati, generalmente rinchiusi in recinti o ingabbiati, diventano così un’allegoria della libertà che l’artista dona agli animaletti (questi lavori, per motivi di spazio, non sono esposti).

È possibile scoprire e ammirare i dipinti di quest’artista fino al 9 agosto per apprezzarne dal vivo le forme e i colori.

Emanuele Lavizzari

Dopo un titolo accademico in Lingue e Letterature Straniere ha lavorato in ambito turistico-alberghiero tra Spagna e Italia e nel settore della tecnologia in Germania. In seguito a un master universitario in ideazione e produzione audiovisiva approda al giornalismo. Ha collaborato con alcune testate locali in Lombardia, prima di giungere all’Associazione Italiana Sommelier Editore, dove attualmente è responsabile del coordinamento redazionale e direttore editoriale della rivista “Vitae”. Ama l’impressionismo musicale, la poesia simbolista e le contaminazioni fra generi nella musica e nella letteratura. Passa agevolmente da una tastiera di pc a quella di un pianoforte, anche se tra i due preferisce decisamente il secondo. Questo è il motivo per cui si è dedicato a ulteriori studi e ha conseguito una laurea magistrale in Scienze della Musica con una tesi sul compositore spagnolo Manuel de Falla. Suoi grandi interessi sono anche l’atletica leggera e la televisione. Ha corso tanti chilometri in pista, su strada e su percorsi campestri e non si è ancora stancato di farlo.

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