Stangata centri estivi, i genitori non si fermano e raccolgono le firme
Prosegue la mobilitazione del Comitato Genitori delle scuole cinisellesi contro l’aumento delle tariffe dei centri estivi. Dopo il presidio di protesta, duramente attaccato dalla giunta di destra, ora si passa alla raccolta di firme. In un volantino, i rappresentanti dei genitori di 14 scuole, spiegano il motivo della mobilitazione e chiedono il sostegno alla cittadinanza.
La richiesta principale è rivolta al comune perché tenga inchiodate le tariffe dei centri estivi al prezzo del 2023, quando il costo medio al mese per ogni ragazzo era di 360 euro mentre quest’anno potrà arrivare a 520 euro. “Come lavoratori abbiamo bisogno di un servizio a prezzo accessibile a cui affidare i nostri figli mentre siamo fuori casa a lavorare”, scrivono i genitori nel volantino.
Un diritto, quello della cura dei figli da parte del comune con costi contenuti, che si pensava di avere acquisito in tanti anni di esperienza di governo che hanno sempre salvaguardato il welfare come prima voce di spesa. E mentre i genitori continuano la lotta, non sembra che dalle parti del comune ci sia alcun ripensamento. L’unica riunione avvenuta tra le parti ha offerto un desolante nulla di fatto, con l’amministrazione che continua a dire di aver fatto tutto il necessario.
E con una coda di polemiche al vetriolo da parte dei partiti della destra, arrivati ad accusare i genitori di aver fornito i gessetti colorati ai bimbi per sporcare la piazzetta dove si è svolto il presidio. Polemica a cui non si è sottratto nemmeno il sindaco.
Un commento
vorrei sapere dove si va a firmare questa protesta