“Incuria e abbandono a Cusano. Va riattivata la partecipazione attiva”
Carla Pessina, 65 anni, si candida a Cusano Milanino con una lista civica, “Noi per Cusano Milanino con Carla Pessina sindaco” che comprende il Partito Democratico, la lista civica “Cusano Milanino Ambientalista e Solidale”, dal Movimento 5Stelle e da una lista civica unitaria espressione di “Partito Socialista Italiano-PSI, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana”.
“Mi ha convinto lo stato di decadenza in cui sta precipitando il mio paese. Dall’essere un luogo vivibile, accogliente e solidale sta diventando un luogo ”dimenticato” – esordisce così Carla Pessina – Questo è assolutamente visibile nelle sue componenti architettoniche, nell’incuria rispetto alla pulizia, nella poca attenzione alla manutenzione delle strade, marciapiedi ecc. Manca la partecipazione attiva dei cittadini, forse non offerta o forse non accolta. La candidatura pertanto l’ho accettata per questi motivi, per provare a ridare vita ad un paese che per me, ma anche per tanti altri, rappresenta la mia casa”.
Lei è un medico. Da segnalare che durante l’emergenza Covid portò da 12 a 44 i posti di rianimazione intensiva alla Asst di Rho. Infatti, dopo le sue prime esperienze professionali, giunse alla direzione di una Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione, fino a diventare il direttore dell’Asst Rhodense e (nel medesimo ambito dello stesso dipartimento) dell’Emergenza e dell’Urgenza.
Vi è poi da mettere in rilievo la sua collaborazione con Emergency, per la quale si è spesa con le missioni in Afganistan, in Sudan e in Sierra Leone.
Adesso è pensionata e ritiene di lavorare per recuperare quella Cusano Milanino una volta caratterizzata da una vivacità culturale e attrattiva anche per giovani di altre città vicine.
Alla domanda, se quel patrimonio e il modo d’operare sia recuperabile, pur restando in linea con i tempi attuali. La candidata sindaco del Centro Sinistra cusanese risponde così: “È certamente possibile migliorare lo stato attuale fornendo ai cittadini, giovani, anziani, famiglie, luoghi di incontro e condivisione, luoghi di aggregazione, luoghi per attività ludiche e culturali prima di tutto, il recupero dei numerosi spazi comunali attualmente non utilizzati o dimenticati. Si dovranno creare legami con fondazioni e associazioni e soprattutto legarci, anche dal punto di vista culturale al mondo esterno al nostro paese: università, città metropolitana, enti museali e tanto altro”.
In ogni caso il volto di Cusano Milanino è modificabile, specialmente per ciò che attiene all’accoglienza e l’integrazione “Va ritrovata la capacità di accogliere persone di provenienze diverse con storie diverse dalle nostre. Va cercata nella “conviavilità delle differenze”, come diceva Don Tonino Bello – sostiene con decisione – Accogliere la diversità per farne una ricchezza. Ovviamente dobbiamo mettere in campo condizioni in cui sia possibile anche la gestione della vita quotidiana con una particolare attenzione alla problematica caro-casa che, non essendo favorevole anche agli stessi giovani concittadini, determinano una migrazione verso soluzioni più avvicinabili ed un mancato arrivo di persone da fuori paese; non dimenticando inoltre i servizi alla persona, in particolare per i soggetti più fragili e in difficoltà”
Infine, in un momento nel quale le indicazioni governative tendono a ridurre le risorse per i comuni, appare conseguente una sana prudenza amministrativa. “Dal punto di vista economico non posso rispondere in questo momento non avendo una conoscenza diretta e profonda dello stato patrimoniale del Comune. Sicuramente, insieme alla componente economica, vorrei attingere alla componente sociale, alla partecipazione attiva che, se ben agita è un patrimonio di inestimabile valore da cui attingere”