22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

La festa dei migranti accende la Crocetta. E contagia il quartiere

Una giornata come non se ne vedevano da anni, ieri sera al quartiere Crocetta per la Giornata Mondiale del Rifugiato. Umanità Migrante, l’associazione voluta da Anpi che riunisce le associazioni di Cinisello Balsamo, ha organizzato, insieme alla parrocchia di San Pietro Martire, una lunga kermesse di esibizioni, banchetti, mostre e proiezioni che hanno avuto culmine con una immensa cena su una grande tavolata senza muri.

Tante persone provenienti da tutte le comunità migranti di Cinisello Balsamo, unite per festeggiare tra cibo e musica. Pietanze da ogni parte del mondo, che sono state portate da casa da italiani, senegalesi, congolesi, afghani, egiziani, peruviani, ecuadoriani, salvadoreni e srilankesi.

Il programma è partito alle ore 16 con le attività dedicate ai bambini del quartiere mentre pian piano venivano montati i banchetti (in particolare quello di Aice, associazione africana per l’integrazione) e le mostre,

Successivamente, alle ore 18, è iniziato il concerto di Gilbert, rifugiato togolese e musicista di afro-beat, che si è esibito con il supporto di Gaetano Petronio, alla chitarra. A fine esibizione, il rifugiato congolese ha anche raccontato la sua esperienza personale.

Alle ore 19.30, è partita la tavolata senza muri dove ognuno ha sfoderato le proprie pietanze portate da casa e, chi voleva, le ha scambiate con i vicini o addirittura c’era chi girava per ogni comunità chiedendo un assaggio di ogni pietanza. Si poteva mangiare dal cibo afghano a quello africano passando per i piatti sudamericani. Naturalmente non sono mancate le pietanze della nostra cucina come caponata, parmiggiana e pizza.

Per le 20.30 sono iniziate le testimonianze ed esibizioni degli altri paesi. Il primo è stato il salvadoreno Julio Paredes che ha cantato sia classici del suo paese che messicani. A seguire, c’è stata la testimonianza e l’esibizioni della comunità congolese a cui poi è seguita quella dei balli dello Sri Lanka e infine la comunità ecuadoriana.

Dopo una breve pausa, è stato proiettato un video preparato da Umanità Migrante ed Emergency sulla realtà dei migranti e, in particolar modo, sulla condizione della comunità palestinese.

Quella che inizialmente poteva sembrare una piccola festa in largo Milano si è trasformata in un evento che ha coinvolto tutto il quartiere e la città (con le sue comunità migranti) con le finestre dei palazzi spalancate attraverso le quali, i cittadini cinisellesi, hanno seguito con attenzione quello che può provocare la giusta integrazione tra concittadini.

Gaetano Petronio

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