Centri estivi. I genitori chiedono aiuto la giunta di destra risponde: “Lodo-gas”
“Siamo disponibili a creare un tavolo di confronto per definire una progettualità futura”. Si conclude così la lettera firmata dagli assessori Visentin, Fumagalli e Malvolta ed indirizzata al Comitato Genitori di Cinisello Balsamo che aveva depositato più di mille firme in comune contro l’aumento delle tariffe dei centri estivi.
E’ il famigerato lodo-gas e le sue ricadute finanziarie sulle casse dell’amministrazione il grande alibi della destra. Il costo del contenzioso per la proprietà delle reti che è piombato sulla testa della giunta e per il quale si sono alzate ai massimi le tasse locali (IMU e IRPEF) e ora che impedisce al comune di intervenire per calmierare gli aumenti dei centri estivi.
Lo spiegano i tre assessori – il sindaco non ha firmato la lettera – secondo i quali c’è sempre stata la loro massima disponibilità all’ascolto ma che le vicissitudini finanziarie per la copertura del lodo impongono scelte drastiche.
E così salta la copertura del costo dei pasti per i ragazzi, impegnati tutto il giorno nei campi estivi, che fino allo scorso anno era garantito dall’amministrazione grazie ad un rimborso governativo dovuto al post-covid. Ora, assicurano gli assessori, si sta facendo di tutto per riottenere i fondi nazionali ma sui tempi e le quantità non v’è certezza.
Sul fronte dell’assistenza qualificata ai ragazzi con disabilità, la giunta premette che l’entità del contributo comunale era stato pianificato per tempo con le tre associazioni che gestiscono i centri e ribadisce di aver fatto tutto il necessario per un’adeguata copertura dei bisogno e che al momento la domanda risulterebbe soddisfatta.
La partita però non è chiusa del tutto. Gli assessori invitano il Comitato ad una riunione il prossimo 26 giugno per tentare di iniziare a discutere dei centri estivi 2025. Dell’anno in corso non si parlerà, ormai è andato. Con buona pace di quelle famiglie che non possono permettersi di mandarci i figli e che hanno ripiegato sui nonni per chi li ha o sui centri parrocchiali, che a quanto pare godono di contributi comunali che nessuna giunta ha mai tagliato. Nemmeno per colpa del lodo-gas.