F.C. Cinisello, eccellenza del calcio. “Ora un pubblico più numeroso”
Sono passati molti anni da quando, con Avelino Moriggi, andavamo a vedere le partite dell’A.C. Cinisello allo stadio con ingresso da via 25 Aprile. Lui preferiva mettersi dietro la porta, per osservare e carpire i movimenti del portiere. Avelino stesso, sarebbe diventato un grande del ruolo conquistando uno scudetto con la Lazio. Quella società, la più antica nel panorama locale, dopo lunghe traversie e proficue fusioni (con l’A.S. Cinisello, avvenuta nel ’92) si presenta adesso alla ribalta della categoria Eccellenza alla fine di una stagione dal finale trionfale.
“Quasi inevitabile che, nel gioco delle probabilità, prima o poi succedesse – ci dice con una certa dose di fatalismo, il suo presidente, Antonio Rado – se consideriamo che siamo arrivati in Promozione nel 2003/04 e abbiamo almeno per 14 volte fatto i playoff con scarso successo. Tuttavia – ammette Rado – non ritenevamo di aver creato una squadra che potesse vincere, sapevamo di avere una buona compagine, ma da qui al successo ce ne passa. Per questo motivo la gioia è stata immensa, se consideriamo che le ultime 8 partite abbiamo realizzato 24 punti e piano piano abbiamo preso la consapevolezza di potercela fare”.
Ciononostante, il pubblico scarseggia allo Stadio Scirea e ciò è motivo di rammarico da parte di chi dirige una società, che richiedendo adeguamenti strutturali, compie sempre notevoli sforzi per migliorarsi. “Dobbiamo prendere atto che il calcio a Cinisello Balsamo non è seguito, se consideriamo che la F.C. Cinisello gioca in promozione da oltre 20 anni con posizioni in classifica sempre molto buone. La domenica è deprimente vedere sugli spalti un pubblico di tifosi quasi sempre ospiti e pochissimi cinisellesi – sospira il presidente del club rossoblù – Questo vale anche per il settore giovanile, pur avendo squadre che militano in campionati regionali con successo. L’unica medicina che può curare è l’avvicinamento della popolazione che può creare il giusto entusiasmo, e tutto il resto sarà conseguente. Un buon intervento era nato dalla Giunta Gasparini e il susseguirsi dalla Trezzi e di Ghilardi – ricorda ancora Rado – permettendoci di gestire il Centro Sportivo secondo una progettualità tecnica della Società. Abbiamo circa 350 atleti con tante altre richieste che non riusciamo a soddisfare in quanto carenti nelle strutture. Necessaria la ristrutturazione – invoca Rado – di spogliatoi e spazi vari che ormai da circa 25 anni richiedono interventi importanti”.
Il futuro, almeno dall’esito dei risultati sportivi conseguiti sul campo, sembra aprirsi a buone prospettive. “Per quanto riguarda il prossimo campionato di Eccellenza cercheremo di capire subito il cambio di categoria per non farci trovare impreparati e affrontare con la giusta determinazione, tutto sarebbe molto più semplice – ricorda ancora Antonio Rado – con un pubblico maturo ed entusiasta come merita una città con 76mila abitanti”.