Di Stefano sbeffeggia Beppe Sala ma dimentica i guai di Sesto

Roberto Di Stefano è un sindaco molto social. Non passa giorno che sulla sua seguitissima pagina Facebook non se la prenda con la sinistra, il suo vero chiodo fisso. Sono pochi, davvero pochi, gli interventi del primo cittadino di Sesto San Giovanni che riguardano la città che amministra e invece sono molti quelli che con Sesto poco ci azzeccano.

Questa volta nel mirino del sindaco leghista, tutto proclami securitari anti-migranti e anti-islam, ci finisce il collega sindaco di Milano Beppe Sala, verso il quale, visiti i rapporti istituzionali tra comuni confinanti, ci vorrebbe per lo meno un po’ di riguardo.

E invece Di Stefano sveste e rimette i panni del sindaco a singhiozzo e in un recente post attacca il primo cittadino di Milano, scivolato in basso nella classifica dei sindaci più amati d’Italia. “Crolla il consenso di Sala che passa dal primo posto al diciannovesimo! Invece di pensare a delle inutili piste ciclabili, forse dovrebbe pensare di più alla sicurezza e alle periferie di Milano”.

Saggezza dovrebbe suggerire cautela all’incauto Di Stefano. Visto che la sua Sesto non se la passa benissimo in tema di sicurezza. Risse, spaccio e anche il recente omicidio di 27enne in un regolamento di conti sono la cartolina della città in un momento cupo anche sul piano economico. L’incertezza sul destino della Città della Salute nelle aree ex Falck e la fuga di due colossi come Coca Cola e Campari da Sesto San Giovanni imporrebbero cautela nel giudizio verso i colleghi di altri comuni.