Sostenibilità, il piano di investimenti per il futuro di UniAbita
Gli anni del post pandemia si sono aperti con una spinta più decisa verso la transizione ecologica, grazie ai cor[1]posi investimenti europei del Next Generation UE che in Italia è stato declinato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Una svolta non più rinviabile in una pianeta stretto nel[1]l’emergenza climatica e che ha inevitabili e benefiche ricadute anche sulla vita della nostra Cooperativa di abitanti. Sono gli edifici ad essere, nel mondo, la causa di quasi metà dell’inquinamento atmosferico.
Tra le misure introdotte per intervenire sul patrimonio edilizio italiano, che per la gran parte è vetusto e fortemente energivoro, e renderlo più sostenibile per l’ambiente, c’è stato il Superbonus 110%. Per UniAbita si è trattato di una spesa pianificata per ottenere il massimo comfort abitativo per i soci oltre che una rivalutazione patrimoniale dei beni riqualificati. “Quella energetica è una sfida di cui siamo stati precursori nel mondo della cooperazione di abitanti”-spiega il Presidente di UniAbita Pierpaolo Forello- “La nostra attenzione è per soluzioni innovative e sostenibili per un abitare di qualità, che possano portare ad una casa sempre più vicina all’obiettivo ‘zero emissioni’”.
In tutti gli interventi è stato montato un impianto fotovoltaico sul tetto e nella maggior parte dei casi gli appartamenti sono divenuti “gas free”. Il condominio di via San Paolo, per esempio, è diventato un edificio interamente libero dal gas. Il palazzo, costruito nella metà degli anni ’60, ha visto la sostituzione dell’attuale centrale termica con un nuovo generatore di calore a condensazione ed alto rendimento per centralizzare l’acqua calda sanitaria.
È stato montato anche un sistema di gestione domotica del riscaldamento. Stessa buona sorte per il caseggiato di via Marconi 43, per cui UniAbita si è avvalsa anche dell’esperienza di ZH Spinoff Politecnico di Milano. Qui il sistema di acqua calda centralizzata è già presente e, grazie al teleriscaldamento, il gas non si presenterà più neanche nelle parti comuni. Oltre ai lavori per facciate e serramenti, sono stati implementati i pannelli fotovoltaici.
Ogni appartamento è collegato ai suoi così da usare l’energia prodotta per i propri consumi: quella non utilizzata viene venduta al fornitore di energia e stornata in bolletta al socio, con un conseguente beneficio economico. E sempre in tema di fotovoltaico è in via di definizione la prima Comunità Energetica Rinnovabile Solidale (CERS) di UniAbita. Il progetto, promosso da Fondazione Auprema e che vede anche il contributo di Fondazione Cariplo, coinvolge una rete di cooperative sociali a partire da “ènostra”, fornitore cooperativo nazionale di energia elettrica rinnovabile.
L’obiettivo è quello di costituire un prototipo che possa ampliarsi fino a coinvolgere gli altri caseggiati della cooperativa nell’area di operatività della CERS, includendo gli impianti già attivi. Im[1]portante è stata anche la nascita di PUF-Punto UniAbita Fondazione Auprema, lo spazio nato per l’abitare sostenibile, in un’ottica di economia circolare. Rimettere a disposizione oggetti e mobili usati e in buono stato, rigenerare bici, dare in prestito attrezzi sono azioni che vogliono favorire un’attenzione alle risorse già disponibili e una maggiore consapevolezza delle nostre abitudini.
2 commenti
Veramente complimenti avete fatto dei lavori meravigliosi soprattutto nei palazzi di via Carlo Villa 6 dove dopo 2 interminabili anni e aver cambiato 2 cooperative di muratori ancora oggi 16 Luglio 2024 Vengono effettuati lavori di recupero su diversi appartamenti vedi infissi montati male o rovinati problemi di muratura o misure sbagliate nei divisori dei balconi varie piastrelle rotte o montate male sui balconi ecc ecc.ma soprattutto la fantasia di montare nella parte a Sud (vedi cortile interno) a Tutti gl’inquilini le Tende Nuove sui balconi mentre nella parte Nord a loro direi che da su via Garibaldi (sopra il fantastico supermercato COOP) che esposta al passaggio e perciò più in vista vengono montate tende o tendoni di varie tipologie (ma le nuove sono state pagate dagli inquilini o chissà ma ….🤔🤔) perciò mi domando ma cosa c’è tanto da festeggiare da parte vostra e del Uniabita visto che sono stati fatti oltre che dei lavori di…(meglio non dire la parola) una discriminazione frai i vari inquilini visto che tutti paghiamo l’ affitto e qualcuno più degli altri. Ma questo è un altro mistero incomprensibile vero Uniabita!!!!
PS: Anche se in ritardo vorrei consigliarvi di trasferire il mio commento alla vostra meravigliosa Uniabita magari penserà meno alla politica (vedi PD) e più al controllo dei lavori che vengono intrapresi