Falcone-Borsellino, la raccolta firme per nascondere la carrellata di tonfi
di Jurij Bardini
Perché il sindaco annuncia una raccolta firme per intitolare un luogo pubblico ai magistrati Falcone e Borsellino? La domanda è legittima per due motivi. Il primo: tecnicamente, non c’è alcun bisogno di questo atto. È nelle competenze di una amministrazione intitolare una via o una piazza a un personaggio pubblico. Secondo: nessuno in tutto l’arco politico si sognerebbe mai di non essere d’accordo. Esiste forse qualcuno in Italia che non vorrebbe rendere onore alla memoria di due persone così coraggiose e straordinarie?
E allora, la domanda è legittima: perché il sindaco lo fa? Teniamo bene a mente il contesto in cui questa iniziativa viene annunciata: l’amministrazione sta riportando una serie di insuccessi su vari fronti, una carrellata sempre più lunga di evidenze che ne dimostrano le vistose incapacità a governare. Aumentano le tasse locali, crescono le spese inutili in sicurezza, non c’è la minima manutenzione del verde pubblico, la pulizia dello spazio urbano peggiora, si nega il sostegno economico alle famiglie di lavoratori che hanno bisogno dei centri estivi, si comincia a porre le basi per la realizzazione della Campana (la strada che sottrarrà un pezzo di parco Grubria alla natura per consegnarlo a traffico e inquinamento), villa Forno continua a restare vuota (l’università si è trasferita e i piani di guadagno sull’affitto della villa sono al palo), il progetto Entangled ha mostrato come chi governa questa città non abbia minimamente a cuore il destino di una scuola come la Anna Frank (che attrae famiglie da Monza e Milano per la sua eccellenza). E potremmo continuare ma ci fermiamo per compassione.
La catena dei fallimenti si allunga. La mediocrità della temperatura politica e progettuale resta una costante: mentre le città vicine aumentano la loro attrattività verso chi è in fuga da Milano, a Cinisello Balsamo l’amministrazione ci posiziona come la capitale della carbonara e dell’anguriata.
Forse il deserto che questa destra localista e miope sta generando inizia a incidere sul consenso elettorale che la maggioranza pensa di poter incassare alle prossime elezioni comunali. E allora, all’avvicinarsi del metà mandato, la ricerca di un facile quanto inutile plebiscito pare una grande idea strategica.
Forse giova ricordare che uno spazio pubblico intitolato alla memoria di Falcone e Borsellino esiste già: è l’auditorium del Pertini da cui il sindaco ha annunciato la sua raccolta firme.
Un commento
Un commento a questo jurij Baldini sei veramente una persona mediocre e ignobile vergognati a scrivere un articolo così il disprezzo che avete x il prossimo è proprio nella vostra anima comunista