Abuso edilizio al Residence Puccini, scontro tra sindaco e PD
Scoppia il caso dell’abuso edilizio del Residence Puccini di Sesto San Giovanni ora che il Tar ha rigettato il ricorso del gestore della struttura abitativa, l’Immobiliare CZ, contro il comune. Secondo una convenzione del 2006, il Residence avrebbe dovuto fornire alloggi temporanei per le categorie fragili ma a seguito di controlli avviati nel 2017 dalla giunta sono emerse le irregolarità. Esulta il sindaco leghista Roberto Di Stefano, che parla di successo dell’amministrazione che avrebbe stanato l’inghippo e, come sempre accade, non rinuncia ad attaccare gli avversari.
“Grazie alle giunte di sinistra che evidentemente facevano finta di non vedere, i gestori davano in affitto ordinario gli appartamenti e poi incassavano pure soldi dal Comune! Parliamo di oltre 600mila euro senza copertura a bilancio”, afferma il sindaco che aggiunge: “Siamo alle solite. C’è da dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio… Pensiamo solo a Ilaria Salis e Fratoianni e agli assurdi proclami delle ultime settimane in cui tentavano di legittimare l’abusivismo. Questa è un’altra delle eredità che ci hanno lasciato i kompagni delle giunte di sinistra.
Si difende il Partito Democratico di Sesto, che cerca di rimettere in ordine i fatti. “Ancora una occasione persa per Di Stefano che proprio non riesce a fare il sindaco di Sesto ma si ostina nella sua battaglia di retroguardia contro la fantomatica Sinistra. Nel 2019, dopo due anni di amministrazione, si accorge di una irregolarità: c’era una convenzione, sottoscritta nel 2006 che non è stata rispettata dal privato. Bene ha fatto a procedere contro di lui, siamo per la legalità e non abbiamo dubbi al riguardo. Non altrettanto cristallino il vezzo di accusare la giunta precedente, che a suo dire avrebbe fatto finta di non vedere l’irregolarità (… che lui ha impiegato due anni a vedere)”, scrivono i dem in una nota
“I nostri valori uniscono la legalità alla preoccupazione per chi è più fragile, valore che questa amministrazione non ha. Il disprezzo per i più deboli, che nessun tribunale gli contesterà formalmente, pesa moralmente sul sindaco e indigna chi conserva un po’ di umanità. La responsabilità di operare esclusione sociale è oggettiva per chi ha l’onestà intellettuale di osservare quello che sta accadendo in città. Il dato di fatto è che il tribunale ha condannato il privato non ha condannato la giunta precedente né quella del 2017-19. L’abuso edilizio l’ha commesso l’immobiliarista condannato a cedere l’immobile al comune. Questa vicenda dimostra ancora una volta, che le giunte di centrosinistra si sono impegnate a trovare risposte ai bisogni abitativi, a differenza di quella di Di Stefano che ha smantellato l’ufficio case comunale”, afferma la nota.
Un commento
Cos’è la barzelletta del giorno da quando la sinistra ha dei valori soprattutto di legalità e onestà e da quando aiutate i più poveri e i più deboli vogliamo parlare del Uniabita dove persone che non riuscivano a pagare l’affitto si è suicidata ma fatemi il piacere vergognatevi