Antenna di Fulvio Testi. Nuova ordinanza del comune: ora va demolita
Sembra arrivata a conclusione la vicenda, annosa, del traliccio posizionato anni fa sul tetto del condominio di viale Fulvio Testi al civico 176. Il comune di Cinisello Balsamo ha emesso, il 31 luglio scorso, un’altra ordinanza di demolizione dell’antenna di proprietà della società RF Com srl. E’ da tempo che i condomini, organizzati in un comitato, chiedevano la rimozione del traliccio da loro giudicato ormai nocivo e pericolante.
Ora il comune, dopo aver svolto un’altra istruttoria sul caso, ordina “di demolire le opere abusivamente realizzate e di ripristinare la situazione preesistente entro il termine perentorio di 90 giorni dalla notifica della presente ordinanza”.
L’iter giudiziario fatto di carte bollate, avvocati e ricorsi in tribunale pare giunto all’epilogo. Da una parte i condomini che vogliono che l’antenna venga rimossa e dall’altra l’impresa proprietaria che cerca di tenerla in uso.
La RF Com aveva richiesto il cosiddetto “permesso di costruire in sanatoria” per salvare il traliccio e continuare ad utilizzarlo. Permesso respinto nel 2022 dall’ufficio tecnico del comune che aveva ordinato la demolizione dell’antenna. Ordinanza subito impugnata dalla RF Com davanti al Tar di Milano che due anni dopo, nel marzo 2024, aveva congelato la demolizione e disposto che il comune avviasse una nuova istruttoria per l’eventuale sanatoria.
Fino al 31 luglio scorso quando il comune, dopo aver verificato una “carenza documentale” nel corso delle verifiche, ha emesso la nuova ordinanza di demolizione. Che gli inquilini del condominio, sostenuti da alcune forze politiche cinisellesi (Verdi-Sinistra, Cinque Stelle e Cittadini Protagonisti Insieme, La Città Giusta e Partito Socialista), sperano sia l’ultima e quella decisiva. “Siamo soddisfatti – dice il Comitato – perché anche il comune di Cinisello Balsamo ha riconosciuto la natura pubblica del problema e ha deciso di prendere atto della gravità della questione agendo di conseguenza”.
Ma la vicenda potrebbe non essere chiusa. L’impresa ha ancora tempo per presentare un nuovo ricorso al Tar.