22 Novembre 2024

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Polemica sul Grugnotorto. “Sia tutelato e pubblico, no alla strada nel verde”

Si torna a parlare di Grugnotorto. Ieri la presentazione ufficiale con sindaco e dirigenti del Parco Nord per l’ingresso delle aree cinisellesi del Grubìa nell’ente. Oggi i commenti di un passaggio già deciso dal consiglio comunale sulla spinta della proposta di 53 associazioni e del Partito Democratico.

Proprio il PD esprime la propria soddisfazione per l’avvio dell’iter ma chiede al Sindaco Ghilardi scelte coerenti rispetto a un’azione che non può essere fine a sé stessa. “Un percorso nato dal basso grazie alle associazioni cinisellesi e su cui il PD già ad ottobre dello scorso anno lanciava un proprio ordine del giorno in Consiglio Comunale ha avuto il merito di convincere Ghilardi a rivedere la propria contrarietà passata, il che è un bene”, ricordano Andrea Catania e Marco Tarantola, rispettivamente segretario cittadino e capogruppo del Partito Democratico.

 “La valorizzazione del Grugnotorto, la sua connessione con il Parco Nord e il potenziamento della rete ecologica cittadina non possono però fermarsi a un intervento che, per quanto fondamentale, è di natura giuridica. Serve ora che la Giunta dia seguito a una strategia coerente, investendo risorse pubbliche ed evitando scelte urbanistiche che portino a consumare il parco”, proseguono Catania e Tarantola.

Due i principali temi aperti secondo i dem. Il primo riguarda la garanzia di non edificabilità nel Parco su cui resta ancora aperto da un lato il futuro dei diritti edificatori ad oggi previsti e dall’altro l’ipotesi relativa alla realizzazione della cosiddetta “campana”, ovvero la strada che collegherebbe l’accesso nord da Nova con via Alberti. Su quest’ultimo punto, ad esplicita domanda posta ieri durante la conferenza stampa, il sindaco non ha negato questa ipotesi ma al contrario ha confermato che è oggetto di confronto e valutazione da parte della maggioranza.

“L’ingresso nel Parco Nord rafforza sicuramente le tutele ma non costituisce, al contrario di quanto lascia intendere il Sindaco, un vincolo assoluto. Come accaduto anche in altri contesti della nostra Regione, è sempre possibile che il suolo di un Parco venga consumato ed edificato, magari adducendo la pubblica utilità”, ricorda Tarantola. “Su questo il Sindaco deve essere coerente. Non è possibile parlare di tutela dell’ambiente e poi anche solo lasciare aperta la porta a una infrastruttura che porterebbe traffico e smog e consumerebbe suolo” dichiara Tarantola.

Il secondo tema riguarda la differenza tra un parco privato e uno pubblico. Il primo non è tendenzialmente fruibile dai cittadini, il secondo sì. Il problema è che gran parte del Parco del Grugnotorto non è di proprietà del comune e quindi neanche il Parco Nord, una volta ampliato il perimetro, potrà farci grandi interventi. La percezione di un qualunque cittadino rischia di essere che poco o nulla sarà concretamente cambiato.

“L’Amministrazione ha però già a disposizione 16 milioni di euro destinati proprio alla compensazione ambientale. È impensabile che, come dichiarato recentemente dal Sindaco, questi fondi vengano usati per fare altro” accusa Catania. “Se l’ambiente è una priorità, allora queste risorse devono essere usate per ampliare il parco pubblico e per renderlo fruibile ai cittadini, tramite collegamenti ciclabili, piantumazione e valorizzazione dell’agricoltura periurbana” conclude Catania.

Redazione "La Città"

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