Nuova stazione, Il cantiere e i disagi dei pendolari che il comune non ascolta
di Giorgio Oldrini
Nei giorni scorsi il gruppo consiliare del Pd ha chiesto una riunione urgente della Commissione deputata, per discutere della situazione del cantiere della nuova stazione ferroviaria. Fino ad ora nessuna risposta e, conoscendo i tempi della attuale Amministrazione comunale nel dare riscontro ai quesiti e alle richieste dell’opposizione non ci sono molte speranze che verrà convocata.
Così sono andato a vedere di persona. La situazione è pericolosissima. 1) Pioveva, anche se non a dirotto e non faceva particolarmente freddo. Ma c’è solo una misera tettoia per proteggere le centinaia di pendolari in attesa del treno. Quindi tutti all’aperto. E quando farà freddo e magari nevicherà o pioverà a dirotto? 2) Lo spazio è estremamente ridotto tra la staccionata del cantiere e il binario. I moltissimi in attesa davanti al primo binario sono strettissimi e per di più con gli ombrelli aperti. 3) Chi deve prendere il treno dai binari 2 e 3 deve salire sulla scala e andare sul corridoio di nuova stazione aperto per poi scendere dall’altra parte. Chi è arrivato da un treno che si è fermato in quei binari deve fare il percorso inverso. Tutti passano tra il primo binario e i tantissimi, già stretti, in attesa del convoglio sul primo. Gente che si scansa a fatica, che si urta, ombrelli che si intrecciano.
Quando arriva il treno la situazione si fa molto pericolosa perché basta un urto involontario per mettere a repentaglio la vita di qualcuno. 4) Il nuovo corrimano che accompagna la scala per salire e scendere per andare ai binari 2 e 3 in alcuni punti non è saldata bene e chi scende attaccandosi, come faccio io data l’età e le gambe non proprio da atleta, soprattutto di sera, rischia di ferirsi la mano. Credo sarebbe bene intervenire in fretta.