Record di daspo, controlli e denunce. Il bollettino di guerra del “sindaco-sceriffo”
Sono 1.368 le persone controllate dalle forze dell’ordine a Sesto San Giovanni dall’inizio dell’anno in corso. 3.347 gli interventi serali e notturni della polizia locale e 1.268 i veicoli fermati. Un bollettino puntuale che il sindaco leghista Roberto Di Stefano ha voluto stilare e offrire alla cittadinanza, consuetudine, attraverso le sue pagine social.
“Siamo impegnati ogni giorno per rendere Sesto San Giovanni una città sempre più sicura per tutti i cittadini. Continuiamo a lavorare per una Sesto San Giovanni sicura, dove il rispetto delle regole è il fondamento della convivenza civile”, scrive il primo cittadino, snocciolando numeri su quanto sia stata incrementata, sotto la sua guida, l’attività di controllo e repressione dei fenomeni di microcriminalità.
Svettano, rispetto alle altre cittadine del Nord Milano, gli allontanamenti, i cosiddetti daspo urbani, saliti a 106 nel corso di quest’anno. Sono 8 le persone arrestate, 154 denunciate a piede libero e 33 i “furbetti dei rifiuti”, come li definisce il sindaco.
Una città tutta repressione e controllo, dove ogni fine settimana scattano posti di blocco, denunce e segnalazioni per lo più rivolte a persone extracomunitarie che stazionano nelle piazze. E una città dove però il senso di insicurezza, al pari di altri centri urbani particolarmente popolosi, resta sempre ai massimi livelli. E dove le forze dell’ordine cercano di portare decoro, liberando gli spazi urbani dal degrado mentre il comune stesso chiude i luoghi dell’accoglienza. Come è accaduto per la storica Casa Albergo, rifugio di molti disperati e senza tetto, sgomberata qualche settimana fa, con una parte dei suoi ospiti finiti a dormire per la strada.