18 Ottobre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Muri scrostati, muffe e ritardi. “La scuola di via Adda è ancora un cantiere”

All’interno della scuola secondaria di primo grado di via Adda a Cormano il cantiere è ancora aperto, nonostante le lezioni siano iniziate da più di un mese. La denuncia è avanzata dal Partito Democratico, che ha potuto constatare la situazione grazie ad un sopralluogo dei suoi consiglieri comunali, che da tempo chiedono conto alla giunta di destra sullo stato dei lavori, iniziati in estate.

“La situazione che è stata riscontrata, nonostante la fanfara social della Giunta sugli avanzamenti dei lavori, è di forte ritardo. Il cantiere è ancora aperto: i lavori non sono ancora terminati, nonostante la scadenza della chiusura del cantiere fosse prevista per il 24 agosto; il cortile d’ingresso in parte è ancora inagibile perché occupato da materiale edilizio; diversi infissi sono solo installati, ma non rifiniti e il poliuretano è ancora a vista; alcuni degli infissi nuovi risultano essere già rotti”, evidenziano i dem.

“In alcune classi mancano addirittura i vetri nella parte superiore dell’infisso che è stato chiuso usando del cellofan. Per concludere, lo stato di manutenzione generale della scuola è molto preoccupante, con muri scrostati, aule e locali sensibili (come quello dei contatori) ad allagamento e con numerose infiltrazioni che generano muffa e cattivo odore, tanto da rendere le aule di difficile, se non impossibile, utilizzo”

Nonostante i milioni di euro piovuti a Cormano negli scorsi anni – afferma il PD – la Giunta Magistro ci racconta tutta la sua incompetenza: la città è un cantiere senza controllo, senza una fine precisa, che provoca non pochi disagi ai cittadini e alle cittadine.

“Ci stupisce come l’assessore all’istruzione Daniela Manzulli, sempre attenta a non mancare a tutte le iniziate scolastiche per strappare un selfie da postare sui social, invece perda di vista il suo ruolo istituzionale: garantire un posto decoroso, sicuro e salubre dove ragazze, ragazzi e i lavoratori e le lavoratrici della scuola possano svolgere le loro attività”, conclude la nota.

Redazione "La Città"

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