Triste, solitario y final. Di Stefano costretto a tenersi le deleghe vacanti
Dopo un girotondo durato giorni, il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano terrà per sé le deleghe di commercio e imprese rimaste vacanti. Tutto è accaduto per via del licenziamento da aprte del primo cittadino dell’assessora Roberta Pizzochera e del ridimensionamento dell’assessora Alessandra Aiosa, titolare di quelle deleghe, che ha perso la carica di vicesindaca ma ha dovuto accettare quelle di Pizzochera, ovvero l’enorme blocco welfare, tranne le politiche abitative.
Di Stefano aveva pensato di affidare le deleghe di Aiosa ad Antonio Lamiranda, già titolare dell’urbanistica. Ma quest’ultimo, esponente di spicco di Fratelli d’Italia, ha declinato l’invito in quanto avrebbe chiesto di assumere anche la carica di vicesindaco. Condizione irricevibile per il primo cittadino leghista che ha così preferito tenere per sé le deleghe e mantenere vacante la carica di vicesindaco.
Una crisi scaturita dalla decisione di Pizzochera, Aiosa e altri due consiglieri comunali di migrare dalla lista civica di Di Stefano verso Forza Italia. Un affronto che ha provocato la reazione durissima di Di Stefano che però è rimasto col cerino in mano e rischia un isolamento politico tutt’altro che scongiurato.
Dietro le parole comunicate dal sindaco per spiegare l’ultimo rimpasto: “nel rispetto degli equilibri politici e in accordo con l’Assessore Lamiranda”, si cela un confronto aspro e una dialettica serrata tra i due principali partiti della destra, che ora si preparano a contendersi la candidatura per le prossime amministrative. La sfida è iniziata, le divisioni sotto gli occhi di tutti, non più sottotraccia ma le partite cruciali per la città rischiano di restare al palo, imbrigliate da una giunta in evidente stato di confusione.