22 Novembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Quel muro pieno di slogan pacifisti (che indigna la destra)

Il muro di fronte al comune, in piazza Confalonieri a Cinisello Balsamo, continua a far parlare di sé. Dall’inizio della guerra in Medioriente si susseguono scritte anonime che invocano la pace e la fine del genocidio in Palestina. Ed è diventato motivo del battibecco politico cittadino. Qualche tempo fa consiglieri e attivisti della destra, pennelli in una mano e telefonini da selfie nell’altra, avevano ricoperto le scritte contro Israele apparse sul quel muro, sollevando una polemica velenosa contro quelli di sinistra, rei di non aver partecipato al tinteggio e di chiudere gli occhi davanti al lavoro degli imbrattatori.

Ora si torna a polemizzare. Le forze della destra questa volta se la prendono con la consigliera comunale del Partito Democratico Mariarita Morabito, vicepresidente del consiglio comunale, che sui social ha scritto di approvare l’ultimo slogan apparso sul quel fatidico muro “Alle yes on Gaza” perché a suo dire  “questo muro dice sempre qualcosa. È diventato uno strumento di espressione pubblica per chi sente il bisogno di lanciare messaggi di sensibilizzazione verso situazioni di conflitto. Questo muro ospita il dissenso e l’impegno sociale che si contrappongono al muro del silenzio, dell’indifferenza, della repressione”.

Pensiero che non è sfuggito agli zelanti attivisti della destra, difensori dei muri puliti, imbianchini per un giorno e soprattutto paladini senza sé e senza ma della proprietà privata, costi quel che costi. E così la “pasionaria” Morabito entra nel mirino dei partiti di maggioranza perché “va bene invocare la pace” ma non sul muro di cinta di un privato cittadino.

Secondo la destra, Morabito lascia intendere che “se il contenuto del messaggio è positivo e condivisibile, il reato di imbrattamento di proprietà privata passa in secondo piano”, affermano i partiti della maggioranza che addirittura si scomodano ad ideare di proprio pugno un lungo comunicato congiunto.

E quando la consigliera dem afferma quanto segue: “se per dirlo bisogna sporcare il muro del MIO soggiorno io lo sporco. E se sporcandolo potessi salvare anche una vita sola, io ne sarei felice”, alla destra si rizza il pelo legalitario e parte l’invettiva dal neanche tanto vago sapor populista: “La domanda sorge spontanea: “Perché non lo fa?” perché non imbratta il muro del SUO condominio?”

In attesa di sapere se Morabito abbia o meno imbrattato casa sua o il muro del suo condominio la guerra purtroppo continua e i palestinesi muoiono ogni giorno. Lontano, molto lontano, dal muro di piazza Confalonieri e da una politica locale che trova anche il tempo di litigarci su.

Redazione "La Città"

Articolo precedente

Triste, solitario y final. Di Stefano costretto a tenersi le deleghe vacanti

Articolo successivo

Metropolitane Cinisello-Monza, allarme per i tagli del governo

Un commento

  • Ma la vostra pace è solo da una parte ma quando i vostri amici terroristi ammazzano gente innocente non vedo tutta questa ricerca della pace.
    Ma vi chiedo nuovamente avete ancora il coraggio di commemorare il 27 Gennaio solo perché gli ebrei li ammazzavano i nazisti?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *