PD a congresso, il segretario Tremolada verso il bis: “Costruiamo l’alternativa”
Marco Tremolada si candida per un altro mandato come segretario del Partito Democratico di Sesto San Giovanni. Rimboccarsi le maniche e ripartire pare essere è la parola d’ordine dei dem in un momento non facile per la sinistra sestese, finita all’opposizione dopo più di settant’anni di egemonia incontrastata. E Tremolada, pare essere la guida più adatta a mettere d’accordo le varie anime del PD, con le idee chiare su come riconquistare la città.
Sabato 10 Novembre ci sarà il congresso cittadino del Partito Democratico di Sesto, che bilancio possiamo tirare?
Credo che questa segreteria abbia lavorato bene e in maniera collegiale. Abbiamo messo il bene del partito e della città al centro della nostra attività, facendo sintesi delle diversità che ci contraddistinguono e sfruttandole come ricchezza.
Ci siamo focalizzati sui temi importanti per la città lavorando ai tavoli tematici per costruire una alternativa. Le elezioni amministrative del 2022 ci hanno purtroppo assegnato il ruolo di opposizione che abbiamo continuato a interpretare supportando il gruppo consigliare.
Abbiamo cercato di migliorare la comunicazione del partito e i diversi passaggi elettorali ci hanno visto ben figurare, conquistando soprattutto un ottimo 30% alle elezioni europee.
Insomma, arriviamo a fine mandato in un clima di serenità che ci consente di discutere solo di politica.
-Con quali obiettivi politici ti candidi a guidare il PD locale? Quali sono le principali sfide per Sesto?
Ho decido di dare la mia disponibilità a proseguire nel ruolo di segretario cittadino con l’obiettivo di dare continuità al lavoro che questa segretaria sta portando avanti e al tempo stesso cambiare passo: la costituzione di una valida alternativa é quello che ci chiedono i nostri iscritti e simpatizzanti, c’è ancora tanto da fare e credo di poter dare il mio contributo soprattutto nel coordinare le tante forze positive che sono la nostra ricchezza da valorizzare.
Credo che il Partito Democratico debba assumersi la responsabilità di interpretare un ruolo centrale favorendo il contributo delle altre forze di opposizione. Sesto é ormai ferma e priva di visione nel futuro, occorre dare fiducia e supportare la ricca rete sociale che è l’ancora viva, dare a Sesto un ruolo all’interno della città metropolitana puntando sulla città della ricerca e della salute, offrire servizi di buon livello ai cittadini soprattutto i più piccoli, sostenere chi è in difficoltà e dare la possibilità ai giovani di esprimere tutte le proprie potenzialità.
-Com’è il quadro politico a Sesto oggi, viste anche le lotte interne alla maggioranza di centrodestra? Che spazi di azione ha il centrosinistra?
Il centro destra sta da tempo dimostrando di non avere a cuore il bene dei sestesi, soprattutto quelli più in difficoltà, ora i nodi vengono al pettine, ma non interessa focalizzarci sulle difficoltà della maggioranza. Credo che facciamo un buon servizio alla città se costruiamo una alternativa seria fondata su principi di uguaglianza e solidarietà per darci un futuro, lo spazio di azione é ampio, occorre non perdersi nelle diversità ma declinarle a ricchezza, mettendo al centro quello che ci accomuna; é un cammino che non parte da zero, occorre proseguire dandoci magari un metodo più costruttivo.
Per le elezioni del 2027 come vi state organizzando?
Per il partito cittadino il congresso è una straordinaria occasione per cambiare prospettiva e iniziare a traguardare le prossime elezioni. Sarà una occasione per decidere insieme come farlo, di sicuro partendo in anticipo punteremo a costruire l’alternativa che serve a questa città lavorando a costruire una risposta ai bisogni dei sestesi e contemporaneamente alla squadra che potrà dare gambe e concretezza ai valori del centro sinistra.