Treni soppressi e in ritardo. Il caos Trenord e la protesta in stazione
Treni in ritardo, cancellazioni e disagi nelle stazioni, spesso preda di vandalismi, ascensori guasti, biglietterie automatiche fuori uso e scarsa sicurezza. E’ il quadro assai desolante in cui, a detta di moltissimi pendolari, versa lo stato di salute di Trenord in Lombardia. Una regione il cui PIL è il decimo tra gli stati nazionali europei e che tuttavia offre servizi ferroviari a dir poco sotto le aspettative.
La protesta serpeggia, perenne, tra le tante associazioni e comitati di pendolari che denunciano quotidianamente il calvario di chi è costretto a prendere un treno per andare al lavoro. Dalla bassa cremonese, alla bergamasca, passando per la Brianza è un registrare continuo di ritardi spesso sopra i dieci muniti e di improvvise soppressioni di corse.
La cosa riguarda anche il Nord Milano. La linea che da Cadorna sale verso Camnago e Seveso non è immune da tutti i disservizi ormai tradizionali di Trenord. Così domani, mercoledì 13 novembre, dalle 17 il Partito Democratico ha indetto un volantinaggio nella stazione di Cormano-Cusano Milanino con la presenza dei consiglieri regionali Pietro Bussolati e Simone Negri per sensibilizzare, se ancora ce ne fosse bisogno, i pendolari sulla situazione che vivono. E denunciare la cattiva gestione del servizio da parte di Regione Lombardia, che ne è responsabile.
“La situazione dei pendolari, lavoratori e studenti, è oltre l’accettabile: ogni giorno ce n’è una nuova o più d’una. Ai soliti ritardi e soppressioni, si aggiunge una disastrosa gestione dei cantieri, l’abolizione dei bonus e una mancanza di sicurezza per utenti e per chi lavora sui treni e nelle stazioni”, afferma Simone Negri, che fa parte della commissione Territorio, Infrastrutture e Mobilità del consiglio regionale.
“Partiamo da Cormano Cusano perché è una delle tratte più delicate. Decine di migliaia di pendolari ogni giorno vivono l’odissea dell’andata e del ritorno. La cosa che non possiamo più accettare è il racconto falso di una Regione che sottovaluta i problemi e alterna allarmi a ingiustificato ottimismo per il futuro. La situazione è in peggioramento continuo: sembra non esserci mai fine ai disagi”, conclude Negri.