La leggenda del grande Torino, tra calcio e antifascismo sul palco del Bì
Successo di pubblico al teatro Bì di Cormano per un’inedita serata dedicata alla storia del calcio e alla lotta alla violenza. Ad organizzarla la locale sezione di ANPI, che ha voluto rendere omaggio al grande Torino, la squadra leggendaria del primo dopoguerra, testimone e protagonista di un’epoca di speranza e ricostruzione morale e civile del Paese, dopo il terribile ventennio fascista.
Nelle pagine dell’epopea del grande Toro ci sono storie come quella di Dino Ballarini partigiano e di Anton Egri Erbstein allenatore e poi direttore tecnico deportato e Mauthausen. Oppure quella di Bruno Neri che all’inaugurazione di quello che sarà lo stadio Artemio Franchi di Firenze si rifiuta di fare il saluto fascista e dopo l’armistizio diventò comandante di una brigata partigiana e morì in una azione contro i nazifascisti l’11 luglio 1944.
A raccontare la vicenda esaltante dei Granata, finita nella tragica notte di Superga, sono stati tre ospiti narratori d’eccezione: lo scrittore Gianfelice Facchetti, l’attore Germano Lanzoni, alias Milanese Imbruttito e il giornalista Claudio Agostoni.
Il fascino di calciatori leggendari che con le loro gesta sportive e in qualche caso, con la loro testimonianza di antifascismo militante, ha stregato la platea giovanissimi atleti delle società sportive cormanesi e reso unico un momento tanto atteso quanto originale per gli attivisti della locale sezione ANPI.