18 Dicembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Dopo un mese le spiegazioni. Il sindaco in aula tenta di negare la crisi

Nega la crisi politica in atto nella maggioranza il sindaco leghista Roberto Di Stefano. A Sesto San Giovanni non sarebbe accaduto nulla di tanto grave, stando alla ricostruzione che finalmente dopo settimane di richieste, il primo cittadino ha fatto in consiglio comunale il 27 novembre scorso. L’allontanamento dell’assessora Roberta Pizzochera dalla giunta, che ha aperto il rimpasto, non sarebbe quindi dovuto al passaggio di quest’ultima in Forza Italia dalla lista civica del sindaco, ma piuttosto all’insoddisfazione del primo cittadino per il lavoro di Pizzochera.

Nella ricostruzione dei fatti, il sindaco ha spiegato che dal mese di maggio 2024 l’assessora ha avviato un’attività imprenditoriale sul territorio di Sesto legata a servizi educativi per l’infanzia. L’attività di per sé non è incompatibile con il ruolo, ma l’assessora non avrebbe avvisato il sindaco di questa novità e soprattutto avrebbe agito con crescente disaffezione rispetto alle sue mansioni, assentandosi spesso e rendendosi irreperibile al telefono per giorni.

Il sindaco ha dunque scelto di revocare l’assessorato a Roberta Pizzochera, un assessorato con numerose deleghe di cui ha riconosciuto la “fondamentale importanza per la città”. L’opposizione di centrosinistra chiedeva la dimissioni dell’assessora al welfare già dal mese di ottobre proprio per via della sua gestione carente e distratta su tematiche fondamentali quali le politiche abitative, i servizi educativi e sociali e le politiche giovanili.

Non è soddisfatto della spiegazione il Partito Democratico, soprattutto quando il sindaco ha parlato dell’ex vicesindaca Alessandra Aiosa, a cui è stato tolto l’incarico perché passata anche lei in Forza Italia dalla lista di Di Stefano.

Le deleghe di Pizzochera sono state consegnate ad Aiosa (Educazione, Infanzia, Welfare, Servizi sociali, Servizi alla persona, Politiche giovanili, Pari opportunità, Famiglia, Politiche del lavoro;) e all’assessora Loredana Paterna (Politiche abitative), mentre le altre deleghe vacanti sono state assunte dal sindaco che ne totalizza ben 14.

“La città rimane poi senza un vicesindaco, dato che la maggioranza non ha trovato un accordo per questo ruolo, che in uno scambio mezzo stampa tra l’assessore Lamiranda il sindaco è stato posto come materia di scambio per un suo eventuale ruolo”, affermano i dem in una nota.

“Come farà Aiosa, che fino a ora ha avuto la delega al Commercio, a prendere un carico una materia così importante? Come farà Paterna a gestire tutte le pesantissime deleghe che ricadono su di lei (Lavori Pubblici, PNRR, Gestione demanio e patrimonio, Stabili SAP e comunali, Servizi Cimiteriali, Politiche abitative)? La concentrazione di tante deleghe così importanti sul Sindaco dimostra quanto siamo davanti a una giunta litigiosa e bloccata nei suoi stessi giochi di potere e che sarà sempre più bloccata e incapace di rispondere ai bisogni dalla città”, scrive il PD.

Redazione "La Città"

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