Tagli alla M5, la destra non si presenta in aula. “Sindaco se ci sei batti un colpo”
Sta diventando politicamente rilevante il silenzio del sindaco Giacomo Ghilardi sul taglio dei finanziamenti annunciato nella legge finanziaria del governo per l’allungamento delle linee metropolitane M1 e M5 da Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo fino a Monza. Per la terza serata consecutiva l’ordine del giorno, presentato dal Partito Democratico in consiglio comunale, che chiede la reintroduzione dei fondi non è stato discusso e votato dall’aula, con l’assenza di rilievo del primo cittadino e la mancanza del numero legale per via di svariate assenze dei consiglieri di maggioranza.
“Capisco che ci sia dell’imbarazzo perché i responsabili di questi tagli sono Salvini e Meloni, ma a prevalere dovrebbe essere l’interesse dei cinisellesi e non gli ordini di partito. Sindaco Ghilardi se ci sei batti un colpo, non possiamo perdere altro tempo”, afferma il segretario del PD Andrea Catania.
I dem chiedono che si discuta l’odg e sono aperti ad integrazioni e miglioramenti da parte del centrodestra che però non intende, almeno per il momento dir euna parola sulla vicenda. Eppure è una vicenda che riguarda tutti i cittadini, perché il progetto di allungamento della M%, che attraverserà Cinisello Balsamo in più punti, è necessario per decongensitonare una vasta area del Nord Milano dal traffico e migliorare il diritto alla mobilità di tanti pendolari.
Materia prioritaria. Eppure alla M5 sono stati tolti 400 milioni di euro con un colpo di forbice nella legge finanziaria senza che il ministro dei trasporti Matteo Salvini abbia detto una parola. Ed anche Ghilardi, primo cittadino leghista molto vicino al leader del carroccio, per il momento tace. Soltanto che il suo silenzio inizia a fare davvero molto rumore.