19 Dicembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Il consiglio non discute dei tagli alla M5. Divampano le polemiche

Il caso M5 continua a fare discutere anche perché il luogo deputato per discuterne, il consiglio comunale, si rifiuta di farlo. Per tre sedute consecutive la maggioranza di destra ha impedito di discutere un ordine del giorno del Partito Democratico contro il taglio dei finanziamenti per allungamento della metropolitana fino a Monza previsto nella legge finanziaria del governo Meloni.

Per la terza volta la discussione non c’è stata, per via dall’assenza in aula dei consiglieri di maggioranza e dello stesso sindaco Giacomo Ghilardi, evidentemente in difficoltà nel respingere una proposta di buon senso che chiede al governo (dello stesso loro colore) a ritornare sui suoi passi.

Cerca di convincere gli avversari il capogruppo dem Marco Tarantola con una lettera aperta ai consiglieri comunali.

“Caro collega consigliere di maggioranza, stai impedendo la votazione di una proposta incardinata in consiglio da ormai tre sedute solo perchè è della minoranza o perchè ti mette in difficoltà. La democrazia è un’altra cosa”, scrive Tatantola.

“Dopo non esserti presentato in Consiglio comunale (tutti assenti ad eccezione del Presidente…), quando il tuo preciso dovere è partecipare (anche solo per garantire il numero legale che viceversa la minoranza non potrebbe garantire), hai avallato che convocassero una capigruppo senza preavviso in cui i tuoi capigruppo (assenti poco prima in aula) si sono palesati solo per annullare la seconda convocazione che loro stessi hanno voluto fissare a maggioranza il 7 dicembre. Questo modo di comportarti è scorretto, è un abuso della maggioranza”.

“Abbi il coraggio di presentarti. Abbi il coraggio di dire quello che pensi anche assumendoti la responsabilità di votare. Abbi la decenza di garantire la democraticità delle istituzioni che senza la maggioranza non possono funzionare. Sei tu il garante. È tuo compito permettere che la minoranza possa presentare ordini del giorno, e che le sedute possano svolgersi come da regolamento, anche in seconda convocazione qualora salti il numero legale (che tu sei chiamato a garantire). Non puoi sospendere, chiudere un Consiglio comunale in corso perché quello che si discute non è di tuo gradimento. Non puoi annullare la minoranza e le opposizioni. Questa non è democrazia ed è un fatto gravissimo”, conclude Tarantola.

Redazione "La Città"

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