5 Febbraio 2025

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Signor Sindaco, non esiste civismo senza un confronto aperto

Necessario ricordare quanto accaduto, durante le ultime settimane, nel nostro Consiglio Comunale: i banchi della maggioranza sono andati vuoti quando si doveva affrontare il delicato tema del taglio dei finanziamenti per la M5, decisi dal governo Meloni. Vuoti anche gli scanni degli assessori della Giunta di destra, come lo è stata la poltrona principale che doveva occupare il sindaco.

Perciò, causa l’impedimento della discussione non si è affrontato un tema da tempo all’ordine del giorno. In altra parte del giornale la notizia viene articolata e corredata con maggiori dettagli. A noi il compito di esprimere un commento. Confessiamo la difficoltà di trovare aggettivazioni che racchiudano la gravità di queste scelte. Ghilardi, si starà lambiccando per tro vare argomenti che convincano i capi della Lega a far ritornare sui loro passi Giorgia Meloni e il ministro (leghista) titolare della partita.

Anche se, in ipotetica missione di salvataggio, Ghilardi tornasse con un rattoppo resterebbe l’ombra di queste ultime giornate e il sapore di avere perso una colossale occasione di ri valutare la propria immagine. Al di sopra dello spirito di parte, non quella dello scaltro traccheggiatore che gigioneggia sui social. Un’aperta e generosa battaglia vale molto di più che un misero calcolo politico. Su questo versante abbiamo la conferma di quanto strumentale e densa di goffa astuzia sia stata per lui la scelta di candidarsi, al secondo mandato, sotto le insegne di una lista civica.

Viene spontaneo domandarsi quanto di “civico” vi sia in un primo cittadino che elude un pubblico confronto nell’aula consigliare su un tema la cui trasversalità (migliore viabilità, risanamento dell’ambiente, razionalizzazione del tempo libero per i cittadini e i lavoratori costretti a spostarsi) è talmente palese che solo una forte miopia politica potrebbe non vedere. Evidente il malcelato timore nel prendere posizione contro le alte sfere. Sarebbe dovere di sindaco “civico” mobilitare la città e gli altri sindaci interessati al percorso della M5, per far cambiare la decisione e continuare nella costruzione di un’opera che tutti vogliono.

Ma non se ne tiene conto, con un dannoso effetto alimentato da tali comportamenti, ossia: induce la rinuncia di partecipare alla vita politica da parte dei cittadini, provo cando enormi avarie alla democrazia rap presentativa. Recenti dati del Censis certificano che 85% degli italiani non crede più nella democrazia. Restare indifferenti, come fa la destra cinisellese, alle manifestazioni di coerenza ri chieste in determinati passaggi della vita politica di una città come la nostra è assai deleterio. Per tutti.

Non si dimentichi Ghilardi della forte astensione degli aventi diritto che ha accompagnato il voto nella la sua elezione. Non trascuri quanto questa piaga sia incoraggiata dall’inconsistenza amministrativa che percorre il Paese. A meno che non la si voglia incoraggiare, preferendo cittadini di sposti solo a “farsi governare”. Ciò è accaduto. Mentre i tanti canti “sull’amore per Cinisello Balsamo” risultano molte ottave al di sotto.

Ivano Bison

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