Uniabita via Bernini 2
Viaggio in Uniabita: le storie e i ricordi di via Bernini 2
Il nostro viaggio nei caseggiati di Uniabita ci porta questo mese in Via Bernini 2, dove tra una tazzina di caffè e ricordi che si intrecciano, incontriamo un gruppo di soci che mantiene vivo lo spirito della cooperativa nonostante le sfide dei tempi che cambiano.
Gianpaolo, Carlo, Daniele e Luigi ci accolgono nella grande sala comune, cuore pulsante del caseggiato, dove si respira ancora quell’aria di familiarità che caratterizza la vita in cooperativa. La stanza, attrezzata con una cucina funzionale, è testimone silenziosa di innumerevoli momenti di condivisione che scandiscono il calendario della comunità: dalla tradizionale grigliata di primavera all’apericena di fine estate, dalle festività di Halloween fino agli incontri natalizi.
“I tempi sono cambiati,” riflette uno dei soci con un velo di nostalgia nella voce. “Una volta, quando c’era un problema, lo si affrontava in maniera più semplice e diretta. Oggi tutto sembra più complesso.” Nonostante questo, il comitato di caseggiato continua a organizzare eventi e attività, cercando di mantenere vivo quel senso di comunità che ha sempre contraddistinto Via Bernini.
Le pareti della sala raccontano storie di vittorie passate: una vetrina colma di coppe ricorda i tornei di calcio che un tempo animavano il campo del caseggiato, oggi temporaneamente inutilizzabile. “Ci piacerebbe molto poterlo ripristinare,” confessano i soci, “era un punto di aggregazione importante.“
La vita del caseggiato pulsa anche attraverso piccoli ma significativi momenti di condivisione. Il lunedì e il giovedì pomeriggio, un gruppo di residenti si ritrova per dedicarsi alla bigiotteria e al lavoro a maglia, trasformando la saletta in un punto di ascolto e incontro per la comunità.
C’è un momento di commozione quando il discorso tocca il ricordo di quattro soci storici, portati via dal Covid. “In particolare Pierino,” ricordano con affetto, “era sempre il primo ad entusiasmarsi quando si organizzava qualcosa. La sua presenza manca molto alla comunità.“
Come in altri caseggiati di Uniabita, anche qui si registra una partecipazione non sempre numerosa agli eventi comuni – una trentina di persone su 77 famiglie – e una certa difficoltà nell’coinvolgere le famiglie di origine straniera. Tuttavia, un segnale di speranza arriva dai più piccoli: “I bambini giocano insieme senza barriere,” osservano i soci con un sorriso, “ed è questo che ci fa ben sperare per il futuro.“
La comunicazione si è adattata ai tempi: WhatsApp è diventato uno strumento fondamentale per il coordinamento del comitato, mentre le tradizionali bacheche mantengono il loro ruolo nell’informare i residenti, anche se non sempre riescono ad attirare l’attenzione degli abitanti. Un mix di tradizione e modernità che riflette l’evoluzione della vita in cooperativa.
Alcuni ricordi sono particolarmente dolci, come la tradizionale gita a Cogoleto, il mare più vicino a Cinisello Balsamo, oggi purtroppo interrotta a causa dei costi crescenti dei trasporti. “Era un momento molto sentito e partecipato,” ricordano con nostalgia.
Nonostante le sfide e i cambiamenti, Via Bernini resta un esempio di come la vita in cooperativa continui a evolversi, mantenendo vivi quei valori di solidarietà e condivisione che sono alla base di Uniabita. Come ci ricordano i nostri ospiti: “Ci sono mancanze della cooperativa, in particolare nei tempi di risposta alle problematiche tecniche, ma anche noi soci siamo cambiati.” È in questo equilibrio tra passato e presente, tra tradizione e innovazione, che si costruisce il futuro della comunità.
Martino Iniziato