5 Febbraio 2025

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Uno sforzo contro la rassegnazione nelle case popolari

di Simone Negri
consigliere regionale del Partito Democratico

Girando per casa mi è caduto l’occhio sul router per la fibra ottica. Mi è venuto in mente che pochi giorni dopo l’installazione, circa un paio di anni fa, non sono più riuscito a connettermi alla rete. Avevo richiesto l’intervento al servizio clienti, ma venne riattivato solo dopo 15 giorni. Sistemato il guasto, l’azienda si scusò riconoscendo di essere responsabile del disservizio ma non mi venne concesso nessuno sconto sulla fattura. “Certo che pagare per questi 15 giorni in cui non mi sono potuto connettere – pensavo – non è giusto”.

Si può comunque vivere senza fibra. Assolutamente.  Mentre conducevo tra me e me queste riflessioni, ho avuto un flash e ho rivisto la cameretta in cui una bambina era seduta sul suo letto con una coperta sulla testa, intenta a colorare un libro. Il pennarello, come fanno spesso i bambini, impugnato con l’intera mano. Poco distante da lei, una piccola stufetta elettrica. Il muro, volgendo lo sguardo verso la finestra, era nero di muffa. Venendo dall’esterno ed essendo ben vestito, non mi sono reso conto del freddo.

Quando però la mamma della bimba, anche lei con addosso un pesante felpone di pile, ha riferito che il riscaldamento non è mai andato in quella casa dall’inizio della stagione invernale, mi sono reso conto che in effetti non c’era una grande differenza di temperatura rispetto a fuori. In compagnia di una delegazione del PD locale, mi trovavo all’interno di uno degli stabili del complesso Aler denominato “Le Cinque Torri” dove stavamo svolgendo un sopralluogo. Beh, della fibra si può fare a meno, del riscaldamento no. Ci si ammala in quelle condizioni.

Ci è stato spiegato che nei giorni precedenti Aler aveva condotto un intervento manutentivo sugli impianti, ma inspiegabilmente, in quell’alloggio, caloriferi ancora gelidi. Pensavo a quella famiglia, senza sapere chi fossero, se non che eravamo di fronte a inquilini regolari. Ho realizzato che gli sarebbero arrivate le bollette da pagare, forse anche con l’aumento, data l’inflazione sui prezzi dell’energia di cui si sta parlando in questi giorni. E chissà quante chiamate, quante mancate risposte, quanta rabbia. Nonostante i tanti problemi, nelle case popolari le persone per bene sono la maggior parte. Quelli che hanno un contratto regolare, che pagano le spese, che rispettano le regole di una civile convivenza.

A Cinisello come altrove. Dobbiamo ricordarlo e, a maggior ragione, farcene carico. Immedesimiamoci. Pagate un affitto sociale – ma in linea con le vostre possibilità considerando anche i recenti aumenti – ma nel caso rimaniate senza riscaldamento, qualora aveste delle infiltrazioni in casa, addirittura acqua che cola dai muri, difficilmente qualcuno verrebbe a sistemare. Fate la raccolta differenziata ma, scendendo a buttare i rifiuti negli appositi contenitori, li trovate irraggiungibili perché sommersi da oggetti di ogni genere, accumulati lì nel tempo e forse portati da fuori. Essì, perché il complesso – che pure avrebbe delle recinzioni – è sempre accessibile a tutti perché i cancelli sono stati rotti e nel vostro cortile assistete a gente che va e che viene, con auto e furgoni.

C’è pure qualche mezzo abbandonato con targhe di provincia che neanche vi ricordate! Buone notizie mai. Però una volta avevate letto sul giornalino del comune che l’amministrazione aveva sottoscritto un accordo con l’Aler per la rimozione dei veicoli e, addirittura, per un impianto di videosorveglianza! Oh, un po’ di sicurezza anche qui, finalmente! Mentre siete al bar, vi casca l’occhio su un quotidiano e scoprite che un altro quartiere, sempre di proprietà dell’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale ma a Milano, sarà dotato di telecamere. A voi di Cinisello solo tante promesse: che fine avrà fatto quel protocollo? “Mistero” cantava Ruggeri. Del resto è un po’ che non si vede nessuno del comune… neanche per il disastro dei rifiuti. Prima di Natale sono passati quelli del PD. Chissà se stanno facendo qualcosa…

Redazione "La Città"

Articolo precedente

Festa per gli atleti di Ares, presentati ufficialmente in Villa Ghirlanda

Articolo successivo

La criminologia esce dalla Statale, aperte le iscrizioni al corso di alta formazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *