Il primo anno speciale dei ragazzi autistici dietro il bancone
È trascorso un anno da quando la gestione dello storico Bar Motta, sotto i portici di via San Paolo gestito per oltre quarant’anni da Maurizio e Daniela, è passata ai ragazzi della fondazione “Il Domani dell’Autismo”. “Un incastro perfetto – sottolinea con emozione Simona, mamma di Matteo, uno dei ragazzi speciali che lavorano dietro al bancone del bar – un susseguirsi di occasioni fortunate che hanno creato il gruppo che siamo”.
Simona, spronata da Alberto, il presidente della fondazione, ha creato un gruppo coeso, costituito da adulti motivati e attenti, con l’obiettivo di aiutare dei giovani, ognuno con le proprie fragilità, ad affrontare quelli che per i più sono difficoltà di poco conto ma che per loro rappresentano una montagna da superare. Il team, oltre a Simona la responsabile del progetto, è composto da Anto nella, storica collaboratrice del “Motta”; da Cristina già impegnata con I bambini delle Fate; da Lello, barista professionista “arruolato” all’istante per la competenza e la sensibilità che gli appartengono.
Poi ci sono volontari come Roberta, la cuoca per eccellenza, le lasagne (da assaggiare!) sono preparate da lei. C’è anche Ma risa, insegnante, che alla domenica si mette a disposizione. Un primo anno difficile, per i genitori e per i ragazzi, con tanta paura di non essere all’altezza delle aspetta tive. Nonostante la stanchezza fisica e psicologica dovuta al peso della responsabilità di interagire con ra gazzi fragili, è altissima la soddisfa zione e la gioia di lavorare con loro quotidianamente. Le energie spese danno grandi risultati e i cambiamenti in ognuno di loro sono tangibili.
Alessia, la prima ad essere stata assunta, all’inizio era timidissima e faticava anche a guardare negli occhi il suo interlocutore, oggi interagisce e svolge il lavoro in autonomia. Ilaria, anche impegnata nella Protezione Civile di Cinisello, ama ballare ed è la trascinatrice del gruppo. Matteo che accresce ogni giorno di più la sua autonomia e adora andare in giro per la città, la vora per vincere la timidezza. Marco che inizialmente, faticava con la manualità, oggi fa degli eccellenti caffè. Poi c’è Paolo, il grande del gruppo, che ha fatto passi da gigante e si oc cupa di servire ai tavoli nonostante le difficoltà iniziali glielo impedisse ro. Il BAR MOTTA By Luna Blu collabora anche con alcuni istituti scolastici rendendosi disponibili per ospitare studenti autistici a fare lo stage.
“Un anno positivissimo – Simona scandisce ogni sillaba per sottolineare la bontà del progetto – è importante dare una speranza a questi ragazzi, far capire ad alcuni genitori che ci sono delle alternative valide e che esistono realtà come la nostra che possono far star meglio i nostri fi gli”. Al pari di Simona, noi come Reda zione de La Città ci auguriamo che sempre più realtà commerciali si de dichino nel dare un’opportunità ai questi ragazzi “speciali” dando meno importanza all’aspetto economico e privilegiando quello sociale.