5 Febbraio 2025

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

L’ONU dedica il 2025 alle cooperative. “Portano soluzioni, generano ricchezze”

“Le cooperative dimostrano importanza di stare insieme per forgiare soluzioni alle sfide globali”. Sono le parole pronunciate dal Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres in occasione del lancio ufficiale dell’Anno Internazionale delle Cooperative, che si è tenuto alla

conferenza globale di Nuova Delhi. In quell’occasione, a rappresentare la cooperazione italiana, c’era Attilio Dadda, vice-presidente di Legacoop e presidente di Legacoop Lombardia. “Posso testimoniare l’importanza di essere parte di un movimento storico, capace di unire e rappresentare tutti i paesi del mondo, arrivando a soluzioni comuni perché basate sugli stessi principi e valori, sulla stessa identità. Come le Nazioni Unite hanno evidenziato, le cooperative svolgono un ruolo significativo nel promuovere lo sviluppo e la promozione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) entro il 2030”, ragiona Dadda. 

“L’anno della cooperazione non poteva capitare in un momento più adatto – gli fa eco Pierpaolo Forello, presidente di UniAbita – perchè la cooperazione è un modello capace di rispondere in modo concreto ai bisogni emergenti in un mondo in cui la forbice tra ricchi e poveri si allarga”.

L’ONU ha precisato alcuni obiettivi da raggiungere, a partire dalla creazione di migliori condizioni per le cooperative da parte dei governi. “Noi tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, a condividere il nostro orgoglio cooperativo e contribuire ad un movimento globale. Il 2025 per Legacoop Lombardia rappresenta anche l’inizio di un nuovo progetto, l’hub cooperativo lombardo, dove sperimentare nuova cooperazione e celebrare questo importante riconoscimento internazionale, attraverso eventi e iniziative dedicate”, spiega Dadda, che aggiunge: “La natura stessa delle cooperative, guidate dai soci e dalle socie, le differenzia dalle altre forme di imprese, basate esclusivamente sul profitto”

Anche Forello sottolinea come il modello cooperativo rappresenti un’alternativa: “La cooperazione mantiene una direzione solidale in un mondo altamente competitivo e individualistico. Riesce a rispondere a bisogni non solo in teoria ma attraverso la creazione di valore e di ricchezza”.  E tra gli obiettivi della ricorrenza Onu c’è quello di aumentare la considerazione di governi e opinioni pubbliche verso le cooperative. “Su questo – spiega Dadda – occorre allargare lo sguardo all’Europa. Penso in particolare all’Action Plan europeo sull’Economia Sociale. Uno degli aspetti fondamentali dell’Action Plan sta proprio nella sua visione di un’economia in cui le imprese e le organizzazioni non siano motivate esclusivamente dal profitto, ma anche dalla creazione di valore sociale e ambientale”.

 “Occorre rendere consapevoli i governi dell’opportunità che un modello redistributivo e diverso può riservare. Deve essere riconosciuto il merito di chi dà case a prezzi calmierati. Chi pensava che fossimo un ricordo del 900 ha sbagliato. Non solo siamo in salute ma spesso portiamo anche innovazione”, conclude Forello.

Redazione "La Città"

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