5 Febbraio 2025

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Il forno di Maria e Davide. 20 anni di attività per i due coniugi egiziani

Lasciare la propria terra, le proprie origini, allontanarsi dalla propria famiglia, per raggiungere un paese di cui si è solo sentito parlare, è un’esperienza durissima, tempra il carattere, forgia la personalità. Si lascia la certezza anche se densa di difficoltà per andare incontro al l’ignoto, seppur con buonissimi propositi e speranze, soprattutto se si parte per costruirsi un futuro migliore. È quanto accaduto a Davide Mansour, 33 anni fa, partito dall’Alto Egitto in cerca di un luogo dove for mare famiglia, lasciando i genitori, gli amici, la fidanzata Maria.

Arrivato in Italia, si è adattato a fare qualsiasi lavoro, cameriere, operatore ecologico, arrivando poi ad appoggiarsi ad un caro amico che già viveva a Milano e che faceva il fornaio. Da vide si appassiona e vede un’opportunità da cogliere, il pane è sacro, è un segno. Lui molto religioso e de voto, cristiano ortodosso, comincia così l’attività di panettiere insieme a Maria che nel frattempo lo ha rag giunto in Italia, si sono sposati, han no formato una famiglia. Oggi hanno tre figli, Stefano, Jessica, Alessio. L’attività di fornaio è avviata da oltre vent’anni in Via Calabria 20 nel quartiere Casati a Cinisello.

Una famiglia quella di Davide, perfetta mente inserita che ha saputo integrarsi e farsi voler bene. Preziosa la loro attività in un quartiere densamente popolato di anziani dove la cooperazione è altissima. Maria è molto attiva, si occupa degli approvvigionamenti del negozio quotidianamente recandosi nei grandi supermercati e rivendendo al dettaglio, sempre disponibile procurando su richiesta prodotti alimentari particolari che le vengono ordinati. Fa consegna a domicilio. Certo le difficoltà non mancano, col caro bollette, l’aumento delle materie prime, la concorrenza della grande distribuzione, la crisi si fa sentire.

Loro resistono, con impegno, fino a tarda sera pur di far quadrare i conti, con amore, verso il loro la voro, per i loro figli, ancora in età scolastica, ma “a volte è dura, davvero dura – racconta Maria- le spese sono altissime e le entrate talvolta non sono sufficienti a coprirle”. E’ capibile preferire di fare la spesa nei grandi supermercati dove si risparmia ma è importante non dimenticare l’importanza del commercio di vicinato, va sostenuto, ognuno nel suo piccolo, uno sforzo comune per il bene di tutti, non solo in termini di comodità ma an che di sicurezza urbana. Negozi significano movimento, relazioni, luci, al contrario, la chiusura di un’attività porta molto presto all’abbandono e al degrado.

Stefania Vezzani

Collaboro col giornale dal 2013. La mia indole, allegra e cordiale, mi aiuta ad affrontare la vita con ottimismo.

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