5 Febbraio 2025

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Giornata della Memoria, sindaco e assessori assenti alla commemorazione di Sesto

“Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. Alla famosa domanda posta da un giovane Nanni Moretti in un vecchio film, il sindaco di Sesto San Giovanni deve aver pensato che lo si notasse di più evitando di comparire. Così è stato questa mattina alla cerimonia ufficiale della Giornata della Memoria del Parco Nord.

Né Roberto Di Stefano, primo cittadino leghista della città, né gli altri assessori della giunta si sono visti a quella che per Sesto non è una commemorazione tra tante ma la più dolorosa, che nonostante gli 80 anni trascorsi resta indelebile nella memoria di tante famiglie. E in un giorno in cui tutto sembra ancora più in salita, vista la pioggia battente che non molla un attimo, anche la corona di fiori dell’amministrazione è arrivata in ritardo.

Palpabile l’imbarazzo di molti presenti tra i consiglieri comunali, le autorità di altri comuni e i rappresentanti delle associazioni, giunti nonostante il fango in cima alla collinetta, nel luogo in cui ogni anno che si onorano i 340 martiri del nazi-fascismo, deportati nei campi di sterminio tedeschi e a cui è dedicato il monumento.

“Quale memoria è possibile se il Sindaco e tutti gli assessori disertano le cerimonie per il Giorno della Memoria?”, si chiede il Partito Democratico che notata l’assenza innesca una polemica al vetriolo. “Dopo le rumorose assenze alle pose delle pietre di inciampo la Giunta Di Stefano diserta anche la cerimonia al Monumento al deportato dove Sesto è Comune capofila”.

“Grazie agli uomini che scioperarono nelle fabbriche, e i cui nomi sono ricordati al monumento al deportato a cui la giunta Di Stefano oggi non ha reso omaggio, Sesto è stata e sarà per sempre la Stalingrado di Italia”, conclude Gatti.

“Non si può essere indifferenti davanti alle barbarie della dittatura fascista e della dittatura nazista, non si può essere assenti nel momento in cui si è chiamati a esercitare la memoria. Sindaco e assessori sono tenuti a rappresentare la nostra città, a rispettarne la storia e onorare i valori che l’hanno resa un simbolo di resistenza e di libertà”, afferma Ernesto Gatti, capogruppo dei dem.

Redazione "La Città"

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